Cronaca

Omicidio nel Pistoiese, fermato il cognato

Il cadavere semicarbonizzato del 57enne era stato rinvenuto in un'area rurale dinanzi alla sua abitazione. L'eredità come ipotesi di movente

Svolta nell'omicidio del 57enne trovato semicarbonizzato dinanzi alla sua abitazione in un'area rurale di Agliana all'alba dell'8 Gennaio scorso: nella notte il cognato e vicino di casa della vittima, 58 anni, è stato sottoposto a decreto di fermo di indiziato per omicidio aggravato dalla crudeltà. Secondo le risultanze investigative, potrebbe avere agito per questioni economiche legate all'eredità. 

Da quanto riporta la nota rilasciata dalla procura di Pistoia, firmata dal procuratore Tommaso Coletta, il cognato avrebbe colpito la vittima "con una spranga alla testa, con plurimi colpi al torace e quindi poi dando fuoco al corpo". Il 57enne sarebbe stato ancora vivo, benché incosciente, nel momento in cui erano state appiccate le fiamme. 

L'omicidio è collocato dagli inquirenti fra le 5,52 e le 5,59 di quel giorno, in virtù della "registrazione delle immagini dei bagliori derivati all'abbruciamento" ricavata dai filmati delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona.

Le indagini patrimoniali hanno poi consentito di ricostruire il probabile movente: l'indagato avrebbe infatti versato in condizioni economiche difficoltose. La morte del cognato avrebbe dato luogo a un'eredità che avrebbe mitigato quel disagio. Dopo l'omicidio, poi, il 58enne si sarebbe lasciato andare a soliloqui all'interno della sua auto da cui emergeva la ricostruzione dettagliata a voce alta dell'azione omicidiaria.

L'indagato avrebbe respinto ogni addebito.

Quel giorno d'inizio Gennaio

Quando il corpo venne rinvenuto, dopo l'allarme dato dai vicini che avevano notato le fiamme, per gli investigatori dei carabinieri si era aperta una doppia pista: quella del gesto volontario, o quella di una morte violenta.

Era stata l'autopsia, condotta pochi giorni dopo all'ospedale San Jacopo di Pistoia, a chiarire che la vittima era stata malmenata quasi a morte e poi data alle fiamme, forse proprio per cancellare le tracce dell'aggressione fatale.

Restava da chiarire il movente. Adesso il fermo, scattato dopo che indagini patrimoniali, tecniche e intercettazioni ambientali hanno consentito di mettere insieme i tasselli del puzzle.