Case sparse, borghi e frazioni arrampicate sulla montagna pistoiese in un territorio comunale di cerniera fra la Toscana e l'Emilia-Romagna: è Sambuca Pistoiese, 1.400 anime tutte senza medico di base di prossimità, cittadini costretti a percorrere anche 30 chilometri per una visita dal dottore.
"Serve un medico coraggioso", afferma il sindaco Marco Breschi che oggi a questo professionista volenteroso al momento senza nome e che lui spera arriverà scrive una lettera aperta spiegando perché Sambuca Pistoiese è terra bella e generosa.
Lui ben lo sa. Sindaco di Sambuca da Giugno 2024, il pistoiese Breschi ha lavorato per alcuni anni alle Nazioni Unite, nella sede di New York, e successivamente ha insegnato demografia a Udine e poi a Sassari dov’è ancora ordinario.
"Lettera aperta a un medico coraggioso"
"Da nove mesi sono sindaco di un comune 'di frontiera', sospeso tra Toscana ed Emilia Romagna, un tempo pieno di vita e ora condannato al declino, demografico, sociale, culturale. Si chiama Sambuca Pistoiese ed è abitato da 1.400 anime, per lo più anziane e bisognose di tutti quei servizi richiesti dall’età ormai avanzata", scrive Breschi.
"I miei concittadini abitano in piccoli centri ed in borghi sparsi su un territorio molto vasto e bellissimo, innervato su tre valli, tutte di un verde rigoglioso e prorompente e sovrastate da un cielo di un azzurro così intenso che vorresti tuffartici dentro".
"È gente forte, orgogliosa, a volte anche spinosa, ma vera, piena di dignità, che si accontenta di poco e che ama profondamente chi le dimostra solidarietà umana e spirito di servizio".
"Ero un 'metropolitano' ignaro"
"Tanti anni fa ho vissuto da laureando in questa terra, allora molto più vitale; ero un 'metropolitano' ignaro ma presto ho imparato a respirarne l’aria castagnosa, ad ascoltare l’asprezza che emana da quei dialetti forgiati nei secoli dalle tante ostilità della vita in montagna", racconta ancora il sindaco di Sambuca Pistoiese.
"Col passar del tempo, però, quegli idiomi, all’inizio così duri, mi sono diventati consueti, pieni, anche fragili, come le anime di coloro che li parlavano. E qualche volta ho persino provato a usarli per sentirmi anch’io parte di quel piccolo universo. Dalla curiosità sono passato all’affetto per questa gente che mi ha insegnato molto di ciò che so e che sento oggi".
"Così qualche mese fa ho cercato di restituire a Sambuca una piccola parte di ciò che mi ha dato. E ne sono diventato il sindaco".
"Diritti essenziali negati ai sambucani"
"Solo adesso mi sto davvero rendendo conto dei diritti essenziali negati a tutti i sambucani e di come subiscano una logica economica disumana che lascia indietro e non si prende cura di chi non vuole abdicare alle proprie radici e resta abbarbicato a questi monti come un carpino", si legge nella lettera aperta di Breschi.
"I miei concittadini sono gli ultimi testimoni di una cultura millenaria e di un mondo fatto di difesa gelosa del campanile, di screzi familiari, ma anche di strette di mano e di un senso profondo di onestà e di rispetto: le loro richieste non sono mai implorazioni o sterili lamentele, ma dignitosi richiami alle più elementari e legittime basi della convivenza umana e civile e sono dettate da una pietas che la società forsennata di oggi sta malauguratamente smarrendo".
"Una scelta dettata dal cuore"
"La loro prima preoccupazione è la salute, perché rappresenta la condizione primaria per non abbandonare la terra natale, ma da qualche anno sono privi del medico di famiglia e sono costretti a percorrere anche 20 o 30 chilometri per ottenere un consulto sanitario. L’attuale normativa non ne garantisce la presenza sul territorio e da qui il mio appello a un medico affinché faccia una scelta dettata dal cuore".
"Credo che quassù non troverebbe solo pazienti bisognosi di un servizio, ma soprattutto amici sinceri, confidenti preziosi e testimoni veri di un senso di umanità che sta scomparendo".
"Sono sicuro che un medico coraggioso ne trarrebbe un arricchimento anche personale impareggiabile che renderebbe ancor più nobile una professione che ha nello spirito di servizio al prossimo la sua naturale vocazione".
"E la terra di Sambuca gli renderebbe sicuramente ciò che ha dato a me". Firmato: Marco Breschi, sindaco di Sambuca Pistoiese.