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E' morto il gran pennello di Tizzana

Si è spento nella notte nella sua casa il pittore Marcello Scuffi, protagonista nazionale dell'arte con la tavolozza radicata nella sua città

Marcello Scuffi con il sindaco Marco Mazzanti

E' morto il gran pennello di Tizzana. Si è spento nella notte a 73 anni, nella sua casa di via Colecchio a Quarrata, il pittore Marcello Scuffi, protagonista nazionale dell'arte con la tavolozza radicata nella sua città. E ora quella tavolozza ha i neri profondi del lutto. A dare notizia della scomparsa dell'artista è il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti.  

"Pittore di fama nazionale - ricostruisce la nota del Comune - è sempre stato legato alla sua città natale, Quarrata, per la quale due anni fa realizzò il bozzetto della bandiera cittadina. Nel 2014 al Polo Tecnologico Libero Grassi realizzò un’esposizione sui temi del circo, il mare, il treno, le nature morte, che ripercorreva l’intera sua opera".

Marcello Scuffi era nato a Tizzana il 25 settembre 1948. Autodidatta, iniziò a dipingere fin dal 1970 e a partire al 1973 si dedicò esclusivamente alla pittura. Fin dall’inizio della sua attività artistica è apparso in varie collettive e in numerose personali. Nel 1977 e nel 1981 ha vissuto a Bruxelles. Le sue opere sono note e apprezzate non solo in Italia, ma anche all’estero, in particolare in Francia, in Belgio e in Svizzera. La sua pittura ha suscitato costantemente l’attenzione non solo di critici d’arte, ma anche di letterati che hanno spesso pubblicato saggi e studi su di essa. Dal 1972 ad oggi sono più di 50 le sue mostre personali, molte delle quali tenute in importanti musei e prestigiose sedi istituzionali.

“Marcello – ricorda Mazzanti – oltre che un rinomato artista, era per me un amico. Ricordo i pomeriggi passati al bar La Pineta e le serate passate a cena insieme, la sua ironia, la sua intelligenza, la sua gentilezza. Marcello iniziò a dipingere da ragazzo e non ha mai smesso. Ha esposto in mostre personali e collettive in tutta Italia e non solo, ma non ha mai reciso i rapporti con la sua Quarrata, dove è nato e dove abitava". 

"Due anni fa - evoca ancora il sindaco - gli chiesi di fare un regalo alla sua città: realizzare il bozzetto della bandiera di Quarrata. Accolse la proposta con entusiasmo e, dalla sua mano, è nato il disegno che ora campeggia sul vessillo della nostra città. La sua scomparsa lascia un vuoto nella nostra comunità. Per lui parleranno adesso i suoi dipinti e le sue opere, ovunque apprezzate”.