Attualità

L'emergenza Covid aumenta il disagio sociale

Dall'emporio del Pozzo di Giacobbe arriva l'allarme per un'impennata di richieste di aiuto, passate da 30 a 101 tra Marzo e Dicembre 2020

L'emporio sociale a Quarrata

Con la pandemia è esplosa l’emergenza sociale anche a Quarrata: a lanciare l'allarme è il Pozzo di Giacobbe che con il suo Emporio sociale ha raccolto i dati del 2020 elaborando un confronto tra il prima e il dopo il diffondersi del Covid-19 e relative misure di contrasto. 

Ebbene: al 30 marzo 2020 le famiglie accolte all’Emporio sociale erano 39, salite a 101 al 31 dicembre 2020. In 29 casi si tratta di nuclei che mai avevano dovuto ricorrere ad un sostegno per i generi di prima necessità: per la maggior parte sono di nazionalità italiana e, per tutte, l’accesso agli aiuti alimentari è avvenuto a seguito della perdita del lavoro da parte di uno o più componenti del nucleo. Stiamo parlando di un aumento del 259% nel numero di famiglie accolte rispetto ai mesi precedenti la pandemia, sottolinea l'organizzazione.

"La situazione appare ancora più allarmante - illustra la nota del Pozzo di Giacobbe - se dalla fotografia dei dati a marzo e dicembre 2020 si analizzano i flussi di accesso di medio periodo. Da agosto 2019 a marzo 2020 sono stati attivati aiuti per 68 famiglie, mentre da aprile a dicembre 2020 è avvenuto l’accesso agli aiuti dell’Emporio per 162 nuclei familiari (+238%). Di questi, molti sono composti da persone sole (23%), altri da soli coniugi over 65 (20%) o da più di cinque persone (19%). La larga maggioranza di queste famiglie è di nazionalità italiana (62%), o appartenente alla comunità marocchina (15%) e albanese (11%)".

"Il nostro compito come associazione - riflettono gli operatori - non è solo quello di offrire servizi alla persona, ma soprattutto essere antenna del territorio, in grado di intercettare i bisogni delle persone più fragili e fare squadra con la comunità per costruire soluzioni adeguate. Oggi vogliamo segnalare alla città la situazione di emergenza sociale che anche il nostro territorio sta vivendo, e vogliamo farlo condividendo un po’ di numeri significativi". 

Alla luce di questi dati c'è preoccupazione soprattutto in vista dello "sblocco dei licenziamenti previsto appena sarà dichiarata la fine dell’emergenza sanitaria, che inevitabilmente causerà un ulteriore aggravamento delle condizioni di fragilità in cui già versa il tessuto familiare della comunità". La stima è che "nel 2021 sarà superata quota 200 nel flusso complessivo delle famiglie all’Emporio".