Cronaca

Botte fino a paralizzarlo, un arresto in Albania

I fatti risalgono al 2013, quando una banda aggredì con ferocia la vittima che aveva sorpreso i malviventi durante una rapina in villa

Era il 24 gennaio 2013. Gian Michele Gangale, all'epoca 35 anni, veniva aggredito e ferito dalla banda che aveva sorpreso durante la rapina nella villa di proprietà del padre a Buriano, a Quarrata, rimanendo paralizzato per la brutalità dei colpi ricevuti. Ebbene, è stato arrestato in Albania l'ultimo componente di quella gang.

Nella tarda serata del 19 maggio, spiegano i carabinieri, in seguito a indagini svolte dai militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Pistoia, in collaborazione con il servizio per la cooperazione internazionale di polizia e l'ufficio dell'esperto per la sicurezza a Tirana - direzione centrale della polizia criminale - è stato arrestato l'uomo di 56 anni su cui pendeva l'ordine di carcerazione in Italia.

Il tribunale di Pistoia lo aveva condannato con sentenza definitiva a 11 anni e 10 mesi di reclusione, per rapina, lesioni gravi, ricettazione, porto abusivo di armi ed altro. In tutto i componenti della banda erano in 4 e agirono nelle prime ore del mattino di quel giorno di otto anni fa.

Prima aggredirono e immobilizzarono la badante. Poi, mentre cercavano la cassaforte, furono sorpresi dal 35enne e lo assalirono a colpi di coltello e procurandogli le fratture alle vertebre cervicali per le quali è rimasto paralizzato. I quattro presunti autori furono indentificati e fermati nel giro di pochi giorni ma il 56enne, tornato subito in libertà, fece perdere le sue tracce. Due giorni fa l'arresto a Tirana, e adesso sono già avviate le procedure per l'estradizione in Italia per scontare la condanna definitiva.