Sono due in Toscana le prefetture che saranno accorpate a quelle di altre province: quella di Prato, che sarà unita con Pistoia e quella di Massa-Carrara che sarà unita con Lucca. Così la regione contribuirà al piano di "spending review" che dovrà portare, a livello nazionale, alla riduzione degli organi decentrati del governo da 103 a 80.
Il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico ha risposto così alla Camera a una domanda sulla soppressione di 23 prefetture in tutta Italia: la riduzione delle Prefetture "consentirà di sviluppare, ancor più, le capacità di governo del territorio e di amministrazione" che spettano al Viminale in materia di "sicurezza, difesa e protezione civile, oltre che di garanzia delle libertà civili e del regolare funzionamento dei meccanismi elettorali, di sostegno e di supporto alle autonomie territoriali.
Le razionalizzazioni sono state decise "sulla base di un'analisi ponderata di 21 indicatori oggettivi capaci di misurare le attività attinenti alle missioni istituzionali del ministero e alla specificità dei singoli territori": parametri demografici, sull'incidenza della criminalità organizzata, della delittuosità, dei fenomeni di calamità naturali o di criticità sociali; è stato considerato anche il "fenomeno migratorio" e il rapporto con gli enti locali.
In sostanza, quello prospettato dal Ministero è un assetto non più basato solo sulla sovrapposizione delle aree di competenza delle prefetture con i territori provinciali: "In alcuni casi l'ambito territoriale - spiega Bubbico - assume una dimensione più ampia, che risulta comunque in grado di garantire un efficientamento complessivo".
Il viceministro conferma comunque che, anche con questa nuova conformazione, l'organizzazione dell'amministrazione periferica del ministero resta "imperniata sulle Prefetture, sulle Questure e i Comandi dei Vigili del fuoco".