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Vivaismo, nasce la maxi-filiera eco

ll progetto integrato coordinato da Coldiretti mette insieme oltre 90 aziende vivaistiche ed enti di ricerca. Capofila Romiti Vivai

Si chiama 3S Eco-nursery, Smart Specialisation Strategy il progetto integrato di filiera (Pif) coordinato da Coldiretti e approvato dalla Regione nell'ambito del programma di sviluppo rurale 2014-2020.

Poco meno di 6 milioni di euro gli investimenti previsti dal progetto di filiera che conta circa 100 partner (tra aziende vivaistiche e enti di ricerca), con un contributo pubblico di 2,6 milioni. Mettendosi insieme, vivaisti piccoli e meno piccoli riescono a raggiungere la massa critica e poter accedere a collaborazioni con enti di ricerca primari tra i quali Università di Firenze, Viterbo, Salerno, del Cnr e del Crea-Viv.

Tante le azioni previste in questo Pif che servono a trovare nuove soluzioni più ecocompatibili. Tra questi, un biotrituratore mobile, utilizzabile in tante aziende: macinerà gli scarti verdi che potrebbero essere utilizzati come terricciato, sostituendo la torba che importiamo da paesi lontani.

A margine della presentazione, non è mancata una "frecciata" all'amministrazione comunale (comunque presente nella persona del vice-sindaco Daniela Belliti) dopo la decisione di vietare l'estensione di nuove attività vivaistiche (vedi articolo collegato): “Ci interessa migliorare il comparto vivaistico - dichiara Coldiretti - Non ci interessa invece rincorrere chi meglio dà addosso alle produzioni che immettono ossigeno in atmosfera, e provvedono al sostentamento di tante famiglie, producendo piante. Siamo per l'uso efficace e rispettoso delle normative di prodotti fitosanitari”.