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Varco di San Vitale: i negozianti vogliono aprirlo

Il gruppo Pistoia Domani critica il sindaco Bertinelli di scarso coinvolgimento del consiglio comunale: "Ha deciso da solo, alle spalle di tutti"

Chi lo vuole aperto. Chi, invece, continua a tenerlo chiuso.

Il varco ztl di San Vitale all'incrocio tra corso Gramsci e via della Madonna torna all'attenzione del consiglio comunale.

L'amministrazione Bertinelli, andando contro a molti negozianti che da quando il varco è stato chiuso al traffico lamentano un calo di vendite, non è mai tornata sui suoi passi: il varco resta chiuso, aperto solo ai residenti in ztl. 

Altrimenti, dicono, dal Comune, il centro storico si riempie di auto.

Una polemica che torna al centro del consiglio comunale, con in prima fila il gruppo Pistoia Domani formato dai consiglieri Margherita Semplici, Alessandro Tomasi, Alessandro Capecchi e Stefano Gallacci.

"Se non fosse venuta a qualche consigliere di minoranza la curiosità di sapere a cosa si riferisse, nella proposta di deliberazione relativa alla prima variazione di bilancio, quella nuova voce del Piano Investimenti denominata “varco elettronico” nulla avremmo saputo - lamentano i consiglieri di opposizione - In questo modo, quasi per caso, senza alcuna comunicazione ufficiale sui lavori del piano urbano né sulle intenzioni dell’amministrazione sulle scelte fondamentali della viabilità, il consiglio comunale ha appreso di una scelta di fatto già compiuta".

Pistoia Domani ha intenzione di presentare un emendamento per discutere sulla possibilità di riaprire il varco di San Vitale, soprattutto in considerazione delle molte richieste pervenute dai commercianti della zona.

"Siamo curiosi di vedere come si orienterà il PD dal momento che pochi mesi fa quello della riapertura del “varco” fu tema oggetto di una presa di posizione pubblica da parte di consiglieri comunali e di autorevoli esponenti di partito - dicono i consiglieri - Il PD si farà ancora una volta scavalcare dalle scelte solitarie del sindaco? Oppure dobbiamo pensare che sia stato già tutto deciso a tavolino e che le scelte fondamentali del piano urbano della mobilità siano già state discusse e predefinite in riunioni di partito e di maggioranza da cui è stato volutamente estromesso il resto del consiglio comunale?"