Attualità

Un pugno in faccia alla mafia

Una galleria multimediale costruita con i volti di vittime e carnefici per denunciare nella mostra allestita in San Lorenzo

Si chiama La mafia siamo noi ma intende generare un moto di senso esattamente opposto la mostra di Gerardo Paoletti che sarà inaugurata domani alle 17 nel chiostro di San Lorenzo. 

Un'installazione monumentale: 92 volti dipinti inseriti su entrambi i lati di un corridoio. I carnefici, i mafiosi, si riconoscono perché con una tecnica a rilievo acquistano volume ed emergono. Accanto, ci sono i volti delle vittime a formare un’unica opera, multimediale.

La multimedialità sta nel suono: ogni viso è abbinato a un video con un audio. I volti, così, si animano ognuno portatore di una sua storia.

”La proiezione – si legge in una nota – non è mai perfetta, si crea uno sdoppiamento dell’immagine che nell’ombra del contenitore produce una sorta di ‘ologramma’. La disposizione dei 92 volti ha una successione temporale che va dal primo omicidio nel 1977 alle stragi di via dei Georgofili a Firenze e via Palestro a Milano nel 1993”.

“Con convinzione - scrive nel catalogo della mostra Elena Becheri, assessore comunale all’educazione e cultura - il Comune di Pistoia ha accolto il progetto Memorie di Mafia di Gerardo Paoletti, come occasione per ribadire la cultura della legalità”.

L'esposizione, curata da Claudio Giorgetti e organizzata dal Centro Studi Ricerche Espressive e Vivarte, è promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Pistoia in collaborazione con Fondazione Caponnetto, Libera, Associazione Teatrale Pistoiese e con il contributo di Unicoop Firenze.

La mostra è visitabile anche dalle scuole e rimarrà aperta fino al 24 gennaio 2016, dal mercoledì alla domenica, dalle 15 alle 18.