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Tardelli, ricorda Bianchi: "L'omelia sei tu"

Il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli ha ricordato il suo predecessore durante l'omelia: "Impossibile parlare in astratto. Non vorrei essere qui".

E' stato Monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, ha pronunciare l'omelia durante il funerale dell'ex vescovo Mansueto Bianchi (vedi articolo collegato).

L'attuale capo della Diocesi di Pistoia si è lasciato andare a un lungo ricordo personale davanti ai tanti fedeli accorsi in Cattedrale per dare l'ultimo saluto all'ex vescovo della città, morto a 66 anni.

"Non ce la faccio a parlare in astratto, stasera. È con te, amico mio, che stasera sento di dover parlare, perché l'omelia sei tu, è la tua vita - le parole di monsignor Tardelli - M'immagino già cosa starai dicendo ora: che non va bene. Appena ti rividi subito dopo l'operazione, con la tua solita ironia ma già presentendo come sarebbe andata a finire, mi dicesti che volevi leggere in anticipo la mia omelia, per controllare ciò che avrei detto al tuo funerale. Non ti ho obbedito e ora sono qui a presiedere un rito che mai avrei pensato di dover presiedere".

Tardelli ha proseguito sul filo dei ricordi personali: "Quando l'altra sera ti ho incontrato immobile nel tuo letto e ho visto il tuo sorriso, l'ho subito riconosciuto, perché rivisto tante e tante altre volte. Era il sorriso della tua dolce e pungente ironia, come se tu ci dicessi dal letto di morte: 'Ora ci siete voi nelle peste! Finora c'ero anch'io, ma ora ci siete voi. Io sono al sicuro, ora tocca a voi sbrigarvela'. Nello stesso tempo però, quel tuo sorriso bonario e un po' a presa di giro, mi diceva: 'non abbiate paura, non vi preoccupate: tutto passa, io vi sarò sempre vicino e Dio non vi abbandonerà".