Cronaca

Sul cantiere il nome scippato a un'altra ditta

Anche i nomi degli operai al lavoro, tutti reclutati senza contratto da un imprenditore empolese, erano falsi. Il cantiere è stato chiuso

A smascherare il giochino dell'artigiano, un 47enne originario di Palermo ma residente a Empoli, sono stati i carabinieri di Serravalle Pistoiese.

A novembre, infatti, fu riscontrata una lunga serie di violazioni delle regole sulla sicurezza sul lavoro in un cantiere aperto a Pistoia. Qui furono trovati al lavoro un 48enne tunisino irregolare in Italia, un cittadino cinese 44enne in regola con le leggi sull'immigrazione e un italiano 56enne. Tutti erano senza contratto di lavoro ed erano stati registrati nella documentazione del cantiere con nomi diversi da quelli reali. 

L'esame della documentazione sequestrata ha rivelato, alla fine, che l'artigiano aveva creato una serie fittizia di attestazioni inesistenti a partire dal nome di un ditta di impiantistica edile di Signa indicata come incaricata dei lavori. Peccato che la ditta in questione si sia ritrovata suo malgrado invischiata in una situazione di cui non sapeva assolutamente niente. 

Da qui la decisione di chiudere il cantiere è stato chiuso dietro ordinanza del comune di Pistoia. L'Ispettorato del Lavoro ha elevato multe salatissime, 7.500 euro per violazioni in materia giuslavoristica e 10.400 euro per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. L'artigiano, denunciato per falsità materiale e sostituzione di persona, si trova al momento già nel carcere di Sollicciano per altre vicende penali avvenute dopo rispetto a quella del cantiere.