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Spes, la cassiera dai soldi facili

La dipendente dell'azienda pubblica ha fatto sparire dalla casse circa 150mila euro. Una piccola parte è stata restituita, ma non la fetta più grande

Licenziata per aver rubato dalle casse dell'azienda 26mila euro.

Ma l'ammanco che la dipendente della Spes, l'azienda pubblica che si occupa dell'edilizia popolare, avrebbe provocato alle casse della società, sarebbe di altri 110mila euro.

La vicenda è stata resa nota dal consigliere Alessio Bartolomei.

La dipendente, che si occupava della casa economo, quindi dei pagamenti e di altre attività connesse alla ragioneria, avrebbe distratto 26mila euro dalle casse dell'azienda, il tutto senza fornire alcuna pezza giustificativa.

Per questo danno, di cui alla Spes si sono accorti nell'autunno 2014, la dipendente è stata licenziata a fine 2015 e costretta a restituire la somma.

Nel frattempo gli uffici della Spes hanno continuato i controlli finanziari, ed è saltato fuori che nelle casse della società mancavano, almeno, altri 110mila euro.

Per questa somma però la dipendente si è detta estranea, ma non potendo fornire giustificazioni a queste uscite, l'azienda ha presentato ricorso al giudice del lavoro.

Procedimento la cui prima udienza è fissata a fine 2017.