Attualità

Dopo gli attentati le domande sulla sicurezza

A porre dubbi sugli eventuali interventi per prevenire pericoli anche sul territorio pistoiese è il movimento Rotta Comune

"Pistoia è sicura?". Questa la domanda che pone il movimento in una nota diffusa dopo gli attacchi a Parigi.

"Gli ultimi attentati terroristici hanno duramente colpito il cuore dell'Europa, scuotendo il mondo intero - si legge nella nota - Governanti e politici non si risparmiano in espressioni di condanna e di solidarietà con il popolo francese. Atto senz'altro doveroso, ma che rimane solo una formalità di circostanza sterile senza un fattivo impegno a risolvere il problema che per l'Occidente multietnico costituisce ormai da diverso tempo il terrorismo islamico".

"Nessuno che ci spieghi come uscire concretamente da questa situazione e come i popoli europei debbano difendersi. Anche nella nostra città gli amministratori e i politici si sono sbracciati per far si che le bandiere fossero listate a lutto, per postare su FB bandiere della Francia e slogan che invitano a non aver paura e ad andare avanti, a promuovere sit-in per commemorare i morti di questa inaccettabile strage".

"A distanza di pochi giorni leggiamo che nella “piccola” Merano abitavano reclutatori di combattenti per la causa jihadista, per l’esattezza profughi in attesa di permesso di soggiorno e quindi a spese dello stato Italiano. Merano, piccola cittadina dell’Alto Adige dove vivere bene e nell’anonimato è più facile che in alcune grandi città, ha tante analogie con Pistoia dove la Comunità Islamica sembra ben integrata; ma è proprio così? Oppure anche qui ci sono persone che nell’ombra reclutano combattenti per l’Isis? Possiamo considerare Pistoia una città sicura? Quali azioni verranno intraprese da domani?"

"Tante domande a cui qualcuno dovrebbe rispondere. Basta con politiche che hanno solo lucrato sulla pelle di decine di migliaia di persone e con politiche immigratorie che hanno diviso invece di integrare. Basta con la proposta della cittadinanza rapida attraverso lo ius soli e con il relativismo che minaccia la nostra identità culturale e religiosa. Basta ipocrisia!"