Attualità

Senza medico in rivolta, il sindaco al loro fianco

Il primo cittadino si schiera dalla parte dei cittadini di Bottegone ormai da mesi senza medico di famiglia negli ambulatori del territorio

"Vincolo di esercizio per Bottegone e soluzione rapida del disservizio": è con questa istanza che il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi si schiera al fianco delle famiglie della popolosa frazione ormai da mesi priva del medico di famiglia dopo il professionista storico punto di riferimento. La protesta tra i cittadini monta, con la formazione di un comitato di cui fa parte anche il parroco (vedi articolo sotto) e adesso il sindaco la sposa.

"In queste settimane – interviene Tomasi – ho più volte sollecitato l’Asl sulla questione del medico di famiglia che manca a Bottegone. La battaglia dei residenti non può che trovare pieno appoggio in me e nella mia amministrazione che, pur non avendo competenza diretta di intervento, si sta facendo portavoce da tempo di questi enormi disservizi. Lo abbiamo fatto per la collina lo scorso anno, e adesso lo stiamo facendo per Bottegone. Come ho già avuto modo di dire all’Asl e all’ordine professionale, è fondamentale che ci sia il mantenimento del medico di famiglia negli ambulatori locali. Per questo abbiamo fin da subito sollecitato il riconoscimento del vincolo di esercizio su Bottegone". 

Il Comune ha sollecitato la Asl a prendere in esame la questione tenendo conto dell'intero pacchetto di pensionamenti a cui la medicina territoriale va incontro, affrontando per tempo gli avvicendamenti. Intanto: "Ai residenti di Bottegone dico che continueremo a farci carico del problema come abbiamo fatto finora. Infine – sottolinea il sindaco – credo si debbano già individuare percorsi per altre zone, come quelle collinari e montane, considerate zone disagiate, affinché non si lascino interi paesi senza assistenza territoriale per settimane o mesi".