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Una targa intitolata a Ciavarella

L'epigrafe dedicata al pistoiese ucciso nelle Fosse Ardeatine si trova nell'area verde di fronte a un'abitazione in Corso Gramsci

Scoperta venerdì scorso nell’area verde di fronte al numero civico 154 di corso Gramsci, l’epigrafe intitolata a Francesco Ciavarella, pistoiese ucciso alle Fosse Ardeatine. 

La data è stata scelta perché coincide con il giorno dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Ciavarella era un marinaio della Marina mercantile, nato a Pistoia il 7 gennaio1917 inCorso Vittorio Emanuele 72 (oggi Corso Gramsci 154). Abitava a Roma, era sposato e aveva un figlio di pochi mesi. Il 21 febbraio del 1944 Ciavarella fu arrestato delle SS tedesche comandate da Kappler, forse dietro delazione. Il 24 marzo fu prelevato dalla prigione di via Tasso e trucidato alle Fosse Arteatine. Come per gli altri uccisi, il corpo fu riconosciuto dai familiari grazie a un oggetto che aveva addosso. Ciavarella fece parte di un Gruppo Azione patriottica dal novembre del ’43 al febbraio del ’44. A Roma il 5 ottobre 1943 riuscì a passare il fronte e a mettere in salvo due ufficiali inglesi fuggiti l’8 settembre 1943 dal campo di concentramento. Si presume che il comando alleato di Napoli, a cui si rivolse, abbia inviato a Roma Francesco Ciavarella presso la sede clandestina dell’ Office of Strategic Services (O.S.S.), il servizio segreto americano, forse perché conosceva i radiotrasmettitori essendo stato nella Marina militare. Dal 5 novembre 1943 al 21 febbraio 1944 operò contro i nazisti.

La cerimonia è stata organizzata dal Comune di Pistoia in collaborazione con l’ANPI provinciale e con l’Istituto storico della Resistenza di Pistoia.

Erano presenti alla cerimonia l’assessore Mario Tuci, il presidente dell’Anpi provinciale Aldo Bartoli, ufficiali in rappresentanza del 183° Reggimento Paracadutisti "Nembo", del comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il capogabinetto della Questura Paolo Cutolo e il vicario del questore Andrea Salmieri, la consigliera Giovanna Mazzanti in rappresentanza del presidente della Provincia, le associazione combattentistiche e d’arma membri del Cudir. Erano presenti anche classi del Liceo Forteguerri e dell’Ipsia Pacinotti,