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Scappo dalla bomba e vado a vedere la mostra

Curiosa concomitanza di eventi: durante l'evacuazione di domenica 31 per la bomba di via Pratese, alla San Giorgio una mostra sui bombardamenti aerei

Comune e Istituto Storico della Resistenza organizzano una mostra sui bombardamenti aerei che colpirono Pistoia dall'ottobre del 1943 al maggio del 1944.

Lo fanno alla biblioteca San Giorgio in una curiosa concomitanza. L'esposizione infatti, visibile da martedì a sabato 30, resterà eccezionalmente aperta anche domenica 31 Luglio, giorno nel quale sarà effettuata la maxi evacuazione per far brillare la bomba della seconda Guerra Mondiale ritrovata in via Pratese (vedi articolo collegato).

La San Giorgio inoltre è stata indicata come una delle due aree di ospitalità per bambini e anziani che non hanno altro posto dove andare durante l'evacuazione (vedi articolo collegato).

Per conoscere meglio cosa accadde in quel periodo, l'Istituto storico della Resistenza ha promosso una iniziativa, accolta dall'amministrazione, per allestire la mostra Cupe Vampe nei locali della biblioteca San Giorgio. Si tratta di dieci pannelli con immagini, testi e mappe che spiegano cosa avvenne in quei tragici otto mesi.

I cinque bombardamenti su Pistoia furono eseguiti dagli Alleati (inglesi e americani) in particolare per colpire tre obiettivi: le linee di comunicazione (ferrovia e ponti), l'ex campo di volo (allora c'era un aeroporto militare) e il sito industriale della San Giorgio (poi AnsaldoBreda, oggi Hitachi) la cui produzione, in quegli anni, era stata convertita a produzione bellica, come accadeva per tutte le fabbriche durante il periodo della guerra.

A Pistoia il bombardamento più massiccio, che causò numerosi morti, fu il primo, quello del 24 ottobre 1943 dove morirono 157 persone. In quel tragico avvenimento fu colpito il centro cittadino. I successivi bombardamenti si concentrarono invece sulla collina, la zona della Vergine e le aree limitrofe (fino a comprendere anche una parte di via Vecchia Pratese e la zona di Sant'Agostino).