Attualità

Sanità, la riforma discussa insieme ai cittadini

In tanti all'incontro organizzato a Pistoia per spiegare la proposta di legge di riordino su cui dovrà esprimersi il Consiglio regionale

Sala piena e interventi molto precisi e puntuali da parte di cittadini e addetti ai lavori che hanno partecipato alla tappa pistoiese di #Sanitàda10, il tour di incontri organizzati in tutta la Toscana dal gruppo Pd in Consiglio regionale. 

Al centro del dibattito, il progetto di riordino della sanità toscana il cui articolato è in questi giorni al vaglio della commissione Sanità e Politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli. Al termine dei lavori in commissione, il testo passerà all'aula che si esprimerà il 15 e 16 dicembre.

Presenti all'incontro lo stesso Scaramelli, il consigliere Pd e vicesegretario della commissione sanità Paolo Bambagioni e i due consiglieri regionali pistoiesi Marco Niccolai e Massimo Baldi, coordinati nel dibattito da Elisabetta Matini, direttore del network Toscanamedia-Quinews.net.

Il '10' nel titolo dell'iniziativa, sta per i dieci punti che fanno da ossatura alla riforma, la metà dei quali indicati dall'assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi e l'altra metà dal gruppo Pd. Tra i pilastri ci sono la riduzione del numero delle Asl, già al centro della legge 28 del 2014, la valorizzazione dei territori, lo snellimento delle liste di attesa.

Molte le sollecitazioni dei cittadini, soprattutto in materia di prevenzione e liste d'attesa troppo lunghe. "Alla fine presenteremo 52 emendamenti - ha detto Scaramelli - perché i contributi di chi incontriamo sui territori deve essere incluso e contribuire alla rivoluzione che stiamo facendo".

"Chi dice che si vanno a toccare gli ospedali sbaglia - ha detto Massimo Baldi - casomai occorre fare in modo che i cittadini, su tutto il territorio, siano nelle stesse condizioni. Inutile dire, per esempio, che da San Marcello in mezz'ora si arriva a Pistoia perché ci sono mille fattori che possono allungare i tempi e questo non va bene. Su questo c'è da lavorare". 

Per Niccolai, "questa è una legge che non guarda al dettaglio, ma riorganizza nel complesso la sanità. In questo quadro un ruolo fondamentale spetta ai territori. Dove sono state organizzate davvero Società della Salute efficienti, si garantiscono maggiori cure sul territorio e meno ospedalizzazioni: questo dovrebbe essere l'obiettivo, visto che gli ospedali sono pensati per le fasi acute, mentre le cronicità devono trovare risposte sul territorio".