Attualità

Le fragili certezze dell'adolescenza

I centri socio-educativi di Pistoia raccontano alla città i risultati ottenuti attraverso gli anni nel supporto ai giovani e alle famiglie

Si chiama Fuor dall’uscio del mio guscio ed è la seconda edizione del programma di seminari e attività formative che si svolgeranno a Pistoia tra dicembre e maggio per documentare l’evoluzione dei servizi socio-educativi e le innovazioni progettate e sperimentate negli ultimi anni.  In questo modo si restituiscono sia il lavoro svolto che i contenuti della recente ricerca pedagogica sui giovani.

I Centri socio-educativi pistoiesi operano da oltre vent’anni sul territorio, sostenendo la crescita di bambini e adolescenti dai 6 ai 16 anni , prevenendo difficoltà di carattere sociale e supportando le fragilità familiari e del contesto di vita. 

I centri socio-educativi sul territorio comunale sono 4: l’Airone di Gello, l’Aquilone di Bottegone, l’Arcobaleno di Pistoia centro, il Centro Camposampiero alle Fornaci. Ognuno segue circa 30 ragazzi ogni anno. Dal 1996 al 2011 hanno frequentato quotidianamente i Centri 525 tra bambini e ragazzi di cui il 21 per cento stranieri. Soltanto nell'ultimo anno, il 2015, i ragazzi e bambini seguiti sono stati 132, 56 gli stranieri.

Il programma di Fuor dall’uscio del mio guscio prevede due momenti diversi. Il primo dedicato alla condivizione con la città dell'approfondita discussione pedagogica attuata a Pistoia. Il secondo più orientato alla cooperazione educativa integrata fra scuola e servizi territoriali.

Il primo evento è in programma domani, a partire dalle 9, nell'aula magna Uniser in via Pertini 358. Si tratta di un corso di formazione e aggiornamento professionale dal titolo Le molte adolescenze. Le molte opportunità, all'interno del quale – alle 10 – verrà presentato e proiettato il film documentario di Francesco Fiori e Francesca LenziPistoia, stazione. Con la macchina da presa.