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Qualcuno fermi i "caprioli del Cespevi"

La confederazione agricoltori chiede misure di contenimento per gli ungulati e risarcimenti alle aziende che hanno subito danni

A conferma della gravità del problema, il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini, cita il caso di un’azienda vivaistica della piana pistoiese, il vivaio Magni Piante, che da diversi anni lamenta i danni subiti dagli ormai famigerati “caprioli del Cespevi”, così chiamati perché assidui frequentatori della zona dove si trova il Centro sperimentale del vivaismo di Pistoia.

"L’azienda – spiega Orlandini – ci ha fatto sapere di aver subito danni alle piante per circa otto mila euro negli ultimi tre anni. Nel 2015 i danni sono stati superiori ai due mila cinquecento euro, secondo le stime aziendali. Ma le perizie dei periti che valutano i risarcimenti per conto dell'ambito territoriale di caccia di Pistoia sono notoriamente molto, a nostro avviso troppo, prudenziali. E se a questo si aggiunge il fatto che, essendo insufficienti le risorse degli Atc per i risarcimenti, è prassi dell’Atc di Pistoia rimborsare mediamente poco di più della metà del danno periziato, si può arrivare risarcimenti anche di un decimo del valore effettivo del danno. Come è successo nel caso di Magni Piante, alla quale sono arrivati circa duecento quaranta euro di risarcimento".