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"Calamità per i vigneti bruciati dal gelo"

All'indomani di una nottata con temperature rigide i viticoltori hanno trovato i germogli distrutti. E per frutta e ortaggi non è andata meglio

"Stato di calamità per i vigneti bruciati dal gelo nelle province di Pistoia e di Prato, così come per le produzioni ortofrutticole completamente perse a causa della gelata dell'ultima notte, con temperature fino a meno 5 gradi sotto lo zero": lo chiedono gli agricoltori di Cia Toscana Centro, il cui risveglio è stato amaro con le piante i cui germogli sono stati uccisi dalle temperature rigide.

E se Cia invoca misure straordinarie di sostegno, da Coldiretti Pistoia - che già aveva lanciato l'allarme anche per le piante ornamentali e in generale per tutto quanto è già germogliato sulla spinta del tepore dei giorni scorsi - si conferma il grido di dolore: "Persa oltre la metà della produzione di uva nel Pistoiese e danni anche alle colture sotto serra", certificano.

Dalle colline Pistoiesi, a quelle del Montabano (versante Quarrata e versante Larciano-Lamporecchio) si snoccialono dati e considerazioni preoccupanti, raccolte dai tecnici Coldiretti tra i produttori: una gelata mai vista a Pistoia, con la colonnina che in piena notte segnava 6 gradi sotto zero.

“Per i viticoltori si tratta una perdita consolidata - spiega Coldiretti Pistoia -. Anche se le viti colpite dovessero germogliare di nuovo non si avrebbe produzione di grappoli e quindi di vino. Un danno ingente che si aggiunge all’incertezza del settore dovuta alla chiusura di ristoranti, agriturismi ed altri canali di somministrazione”.