Attualità

Più energia per l'ospedale e la città

Inaugurato oggi in via Ciliegiole un nuovo impianto per la trasformazione dell'energia in bassa tensione, a beneficio del San Jacopo e di Portanuova

Il momento del taglio del nastro

La nuova cabina primaria Ciliegiole trasforma l’energia elettrica da alta a media tensione per portarla in altre cabine da cui si diramano le linee di bassa tensione che arrivano alle abitazioni e agli esercizi commerciali del centro di Pistoia. L’impianto fornisce anche alimentazione elettrica, direttamente in media tensione, al nuovo presidio ospedaliero San Jacopo, agli stabilimenti della Hitachi e a tutta l’area di recente realizzazione denominata Portanuova.

Al taglio del nastro sono intervenuti il prefetto di Pistoia Angelo Ciuni, il Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, l’assessore all’urbanistica del comune di Pistoia Alessandro Capecchi, il responsabile e-distribuzione Toscana e Umbria, Raffaele Ruggiero, il direttore del presidio ospedaliero San Jacopo Giacomo Corsini e i rappresentanti e-distribuzione Federico Selvatici e Franco Ricchi.

Si tratta di una cabina dotata delle migliori innovazioni tecnologiche, completamente automatizzata e telecomandata a distanza, che ha richiesto un investimento di circa 2,4 milioni di euro da parte di e-distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica, e dell’Ospedale che ha richiesto e creato le condizioni per la realizzazione dell’impianto.

L’intervento è costato oltre 6 milioni di euro per l’interramento e il restyling di linee elettriche ed impianti in molte aree della città e della provincia.

Per il direttore sanitario del presidio ospedaliero San Jacopo dottor Corsini “con l’apertura del nuovo ospedale di Pistoia è aumentata la qualità e la quantità tecnologica, ciò richiede che ci sia una maggiore disponibilità di potenza elettrica e garanzia di continuità e la nuova cabina Enel va in questa direzione fornendo l’energia necessaria che insieme alle dotazioni già presenti in Ospedale, come ad esempio gruppi di continuità elettronica, garantisce ulteriore sicurezza”.