Attualità

Più centraline per misurare le Pm10

Gli sforamenti del limite giornaliero di polveri sottili a Pistoia sarà valutato nel quadro più ampio dell'area che comprende anche Prato

Non sarà più solo la centralina di via Signorelli a dare le indicazioni sulla presenza di pm10 a Pistoia, ma anche quella di Montale, a cui è stata riconosciuta rappresentatività territoriale. E in ogni caso, per il conteggio degli episodi di sforamento, si dovrà tenere conto del dato più alto registrato dalle centraline presenti nell'area. Oltre a quelle di Pistoia e Montale, dunque, si dovranno considerare anche le due di Prato

Tutto questo alla luce dell'inserimento del Comune di Pistoia nella Piana Prato- Pistoia insieme ad Agliana, Montale, Quarrata e Serravalle Pistoiese. A disporre il passaggio, la delibera della giunta regionale 1182 del 9 dicembre 2015, arrivata dopo uno specifico studio predisposto da Arpat. 

Ad oggi, la centralina di Montale ha registrato 13 sforamenti, quella di Pistoia soltanto 4. Non avendo mai superato i limiti annuali previsti dalla normativa sulla base della centralina di via Signorelli, negli anni passati il Comune di Pistoia non ha mai dovuto adottare misure straordinarie di contenimento. 

Ora però le disposizioni regionali stabiliscono che sia predisposto un Piano di azione comunale, il Pac. Non più, dunque, solo per gli interventi di tipo strutturale come gli interventi di regolamentazione del traffico in area urbana, promozione della mobilità ciclabile, sostituzione delle centrali termiche degli edifici pubblici. In altre parole, potranno essere emanate anche ordinanze sulla base degli interventi specifici concordati con la Regione e gli altri Comuni dell'area.