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"Pistoiesi vaccinatevi per bloccare la meningite"

L'appello arriva dal direttore del dipartimento di prevenzione dell'area pistoiese Asl Stefano Cantini dopo il recente calo delle prenotazioni

Non è un'epidemia ma il problema esiste se dall'inizio dell'anno sono 18 i casi di meningite C registrati sul territorio della Asl Toscana Centro "e siamo già quindi alla metà di tutti i casi verificatisi nell’intero 2015”, spiega Stefano Cantini.

Numeri che spingono il direttore del dipartimento di prevenzione dell'area pistoiese della Asl a rinnovare l'appello alla vaccinazione.

“La popolazione che vive sul territorio della ex Asl 3 e che può essere sottoposta a vaccinazione corrisponde a circa 265.000 abitanti. Con la campagna straordinaria di vaccinazione in corso attualmente sono circa 60.000 le persone vaccinate e circa 5.000 sono quelle che hanno effettuato la prenotazione e sono in attesa del vaccino", sottolinea Cantini.

"Sono numeri molto bassi se si pensa allo sforzo economico ed organizzativo messo in piedi dalla Regione Toscana per contrastare il problema della meningite C ed all’impegno e la motivazione che tutto il personale della ASL ha messo in questo progetto di vaccinazione straordinaria - aggiunge - In particolare la fascia di età tra 11 e 20 anni in cui il vaccino è obbligatorio, vede vaccinati solo poco più della metà dei circa 22.000 ragazzi residenti"

"In questo momento abbiamo una buona organizzazione capace di erogare fino a 4.000 vaccini al mese solo negli ambulatori del territorio pistoiese, senza contare che il 96 per cento dei medici di famiglia ha aderito alla campagna e quindi quasi tutti possono somministrare il vaccino agli assistiti e la disponibilità del vaccino è senza limiti".

Poi c'è la "messa a regime della prenotazione a Cup e l’aumento dell’offerta di sedute vaccinali" per cui "chiunque può prenotare telefonicamente l’appuntamento dal lunedì al sabato ed avere un appuntamento nel giro di 4 o 5 giorni. I nostri centralini stanno richiamando anche tutti quei cittadini già prenotati per i mesi di giugno e luglio per proporre loro di anticipare l’appuntamento nel mese di aprile". 

"E allora? non ci sono scuse, credo sia un dovere civico di tutti vaccinarsi perché purtroppo anche nel 2016 il problema è tutt’altro che risolto".