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Pioggia e grandine, si contano i danni nei campi

Secondo Coldiretti la polizza assicurativa è l'unico strumento per le aziende agricole di limitare i danni e ripartire dopo calamità

Continua a piovere nel pistoiese. A risentirne le colture, che "soffrono" per la troppa pioggia, che potrebbe favorire l'annidarsi di crittogame (funghi) e le possibili malattie. 

Poi ci sono i danni causati dalle grandine che si abbatte sulle strutture agricole e sulle colture. Dalla Valdinievole alla Piana raccolti distrutti o piante ornamentali invendibili. Nella zona di Piuvica, dopo l'ultima grandinata, la copertura in vetro di una grande serra è stata abbattuta, per fortuna senza conseguenze per le persone. Danni anche a piante di grossa taglia come le magnolie che, con le foglie rovinate dalla grandine, rimarranno invendute per qualche anno.

Problemi grossi anche per l'ortofrutta, con interi campi di zucchini e pomodori distrutti. La grandinata ha rovinato anche le viti. 

Ormai non è più il caso di parlare di clima impazzito - spiega Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia - È diventata norma avere stranezze meteorologiche, con conseguenti alluvioni, grandinate, gelate o caldo torrido. A differenza del passato, oggi l'impresa agricola ha un solo strumento per limitare i danni - spiega Ciampoli - Ottenendo in breve tempo risorse per ripartire dopo un evento calamitoso: una polizza assicurativa contro i vari rischi a cui è soggetta l'attività agricola”.