Attualità

Basta l'app per riconoscere l'olio buono

Si chiama IOlive e racconta la storia del prodotto dal ramoscello alla bottiglia che finisce in tavola attraverso un codice Qr

Sarà sempre più dura la vita di chi spera di farla franca e di spacciare per olio extravergine di oliva un prodotto che invece non ne ha le proprietà. Tutto merito di una app che nasce proprio nel territorio pistoiese. 

L'idea e la realizzazione di IOlive, infatti, è del pesciatino Pietro Barachini. L'app salva-truffe ha vinto poche settimane fa, a Expo Milano, l'Oscar Green, l'evento che premia le migliori idee innovative dei giovani agricoltori italiani.

Si tratta di una piattaforma informatica che aiuta i consumatori a vedere la carta di identità dell'olio che stanno comprando. Lo stesso vale per gli addetti ai lavori, come gli assaggiatori ufficiali delle camere di commercio e a tutte le aziende della filiera.

Un'innovazione su cui prende la parola anche Coldiretti: “Senza tutela il nostro agroalimentare non ha futuro. Con questa app smascheriamo il falso olio Made in Tuscany e difendiamo imprese e lavoro", spiega l'associazione.

Quello che viene proposto con IOlive è il racconto di tutta la storia dell'olio, dal ramoscello staccato dall'olivo madre, alla bottiglia in tavola, il tutto attraverso lla realizzazione di codici 'Qr'.