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"Per evitare la zona rossa si poteva fare di più"

Sui provvedimenti restrittivi contro l'impennata di contagi da Covid-19 dice la sua Pistoia in Azione, critica su comunicazione, mercato e controlli

I controlli sul rispetto delle precauzioni sono tra i temi contestati

Mancanza di comunicazione, gestione del mercato cittadino e quantità dei controlli del rispetto delle norme precauzionali: è su questi tre punti che Pistoia in Azione critica l'operato dell'amministrazione comunale pistoiese alla luce di un'impennata nei contagi da Covid-19 che da mezzanotte farà scattare sul capoluogo e nel territorio provinciale i provvedimenti restrittivi della zona rossa.

Intanto Azione sceglie il registro: "Leggiamo cose che non ci piacciono, come il violento accanimento sul sindaco Tomasi. Dare dell’ assoluto incapace, dell’irresponsabile o utilizzare anche termini meno consoni ad un dibattito educato e civile è qualcosa che a Pistoia in Azione non appartiene e non apparterrà mai". Ciò chiarito afferma: "Sicuramente c'è stata fin dai primi bagliori di zona gialla a gennaio un'incapacità comunale nel gestire questa emergenza".

La formazione politica entra quindi nel merito delle questioni, a partire dalla "mancanza di comunicazione" sostenendo che "sia il sindaco che tutta la giunta comunale non sono riusciti ad essere efficienti" "perché il cittadino va educato". Poi c'è il tema del "mercato mal gestito" perché "non sono stati evitati gli assembramenti".

"Strade fin troppo piccole come via degli Orafi - recita la nota di Azione - completamente stracolme e piazze piene. Spostare il mercato in zone più ampie della città era troppo complesso forse? Perché non sono stati favorite aree come quelle attorno allo stadio, piazza Oplà o simili? Perché il centro storico è stato trattato come un acquario sovrappopolato? Perché si è ridotto tutto ad un mercato si, mercato no? Un mercato fatto come si deve ad esempio non era contemplabile?"

Infine, nella nota si citano "controlli inesistenti". Azione parla di "una totale mancanza di controllo, una noncuranza preoccupante ed a tratti anche irritante poiché lesiva della salute stessa del cittadino". Segue appello alla "pazienza" fino al 7 marzo.