Attualità

Al San Jacopo si svuota la terapia intensiva Covid

Da oggi non ci sono più pazienti nella sezione che la terapia intensiva dell'ospedale pistoiese aveva dedicato ai malati di Sars-Cov-2

Il personale della terapia intensiva

Da oggi non ci sono più pazienti ricoverati nella sezione Covid-19 della terapia intensiva del reparto di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero San Jacopo di Pistoia. Lo ha annunciato il direttore della struttura, il dottor Leandro Barontini, non senza mostrare una grande emozione mentre lo riferiva anche alla dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario dell’Ospedale.

“Una notizia estremamente positiva – ha dichiarato la dottoressa - per il nostro ospedale ma anche per tutta la nostra comunità. In quel reparto dall’inizio della pandemia ad oggi sono stati ricoverati fino a 280 pazienti seguiti con impegno straordinario dagli anestesisti, dalle équipe infermieristiche e dagli operatori socio sanitari. Li ringrazio, perché sono stati capaci di assistere i pazienti e contemporaneamente affrontare la formazione necessaria per l’utilizzo dei nuovi dispositivi che progressivamente arrivavano”.

Stamattina nel reparto era presente il personale delle pulizie, poco menzionato in questa lunga pandemia ma anch’esso parte integrante di una sanità che ha dimostrato di reagire con resilienza e con grande efficienza: “Ringrazio i miei colleghi e tutto il personale – ha detto Barontini – ma anche i cittadini della provincia pistoiese che hanno risposto positivamente all’invito a vaccinarsi ed hanno rispettato le regole per il contenimento della pandemia. La terapia intensiva senza casi Covid rappresenta un risultato conseguito da tutti”.

Durante la prima ondata della pandemia i posti letto di terapia intensiva furono aumentati da 10 a 21 trasformando 3 sale operatorie in terapia intensiva e successivamente rimodulando tutta la terapia subintensiva in terapia Covid. Questa situazione è stata sostenuta grazie all’impegno profuso dagli anestesisti e dai cardiologi, da tutto il personale infermieristico e Oss della terapia subintensiva e del blocco operatorio e dell’Emodinamica, coordinati da Michele Trinci, Tania Fioravanti e Marco Centini.

Da ottobre 2020 con la seconda e la terza ondata, è stato necessario modificare 6 sale operatorie in modo da accogliere 13 pazienti e i posti letto di terapia intensiva Covid sono diventati 23 garantendo contemporaneamente l’assistenza anche per le persone che necessitavano di terapia intensiva no-Covid.

“Mi auguro – ha continuato Barontini - che il comportamento di tutti continui ad essere attento come lo è stato fino ad ora per poter consolidare il risultato ottenuto. In particolare – sottolinea - invito tutti a sottoporsi alla vaccinazione che rappresenta l’unico mezzo a nostra disposizione per controllare la diffusione del virus ed evitare che ci sia una ripresa dei ricoveri”.

Sempre stamattina dal direttore dell’Area aziendale Anestesia e Rianimazione dottor Guglielmo Consales sono giunti a tutto il personale i complimenti per questi lunghi mesi di tanto lavoro e fatica.