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"Sulla Montalese divieto beffa ai camion"

Da Santomato i cittadini continuano a veder sfilare tra le case i mezzi pesanti e protestano. Motivo? L'ordinanza ha fissato la soglia a 5 tonnellate

Non più il limite a 3,5 tonnellate ma a 5. Così i mezzi pesanti ma non pesantissimi, insomma i camion, ecco, continuano a sfilare tra le case di Santomato passando a ruote serene accanto ai cartelli di divieto che di fatto non li riguardano. E allora i cittadini non ci stanno e si sentono vagamente beffati. "Dal 7 aprile 2021, quando per la recente ordinanza della Provincia sono stati posizionati sulla via Berglinguer di Montale i cartelli di divieto di accesso ai mezzi pesanti, gli abitanti della frazione di Santomato non hanno riscontrato alcun cambiamento, rispetto al traffico esistente precedentemente a questa data", affermano. 

"L’ordinanza, infatti, trasformando il divieto di accesso ai mezzi da 3,5 tonnellate (come in un precedente documento) a 5 tonnellate, in pratica dà il via libera a tutti i mezzi pesanti che dalle località industriali limitrofe come Montemurlo, Oste, Bagnolo, Agliana e Montale raggiungono la città di Pistoia. Pur esistendo un percorso alternativo, come la variante di Calice, i mezzi pesanti percorrono la via Montalese e quindi la via Sestini. A differenza della variante di Calice, le vie sopra citate attraversano paesi abitati, dove le case spesso sono a ridosso della strada, con passo carrabile a sfioro, le banchine sono pressoché inesistenti o dissestate, i marciapiedi ridotti a brevissimi tratti, i parapedonali estremamente concentrati in pochi metri". 

Insomma, i camion passano sostanzialmente sui pianerottoli: "Nella frazione di Santomato, in particolare, manca anche la segnaletica stradale necessaria, sia orizzontale che verticale. La zona abitata lungo la strada ha numerosi tratti non illuminati in maniera adeguata e con estrema facilità (anche per mancanza di controlli tecnici) sia di giorno che di notte vengono infrante le regole della strada con continui sorpassi (nonostante la linea continua) e trasgressione dei limiti di velocità". 

I mezzi in transito non hanno subito alcuna contrazione sotto il profilo della quantità, e i residenti parlano di "decine di mezzi ogni giorno" che rovinano il manto stradale con "i tubi dell’acquedotto ripetutamente rotti". E allora, i comitati fanno fronte comune con quello di Santomato che prende a braccetto quello di Pontenuovo per chiedere "alla Provincia e ai Comuni coinvolti di ripristinare il divieto di accesso ai mezzi oltre le 3,5 tonnellate, nel rispetto dei cittadini che abitano e vivono la quotidianità di una strada che è già di per sé pericolosa e rumorosa, anche senza i mezzi più pesanti".