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La ripresa industriale con l'incubo rincari

Nel primo trimestre 2022 lo slancio c'è, soprattutto per calzaturiero e settore chimica e plastica. Ma gli scenari internazionali generano incertezza

Il calzaturiero torna a crescere con un +7,3% nel primo trimestre 2022

Lo slancio alla ripresa nella produzione industriale pistoiese c'è, ma il rincaro delle materie prime e l'incertezza legata agli scenari internazionali di guerra generano inevitabili incertezze: è il quadro economico che ritrae la situazione nella provincia di Pistoia per il periodo Gennaio-Marzo 2022 secondo le rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord.

A fronte di comparti in crescita spiccata, calzaturiero e chimica-plastica in testa, ce ne sono in forte calo come quello alimentare. La disamina dei dati pistoiesi per il primo trimestre 2022 la produce Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana Nord: "Buono il risultato per diversi comparti dell'economia pistoiese, a iniziare dalla chimica plastica in crescita costante (+7,2%) - enumera -, la metalmeccanica (+5,8%) l'abbigliamento maglieria (+6,9%), la carta (+6,2%), finalmente il cuoio-calzature (+7,3%)". 

E ancora: "Modesta ma presente la crescita nel settore del mobile, che include anche la produzione di materassi (+1,9%) mentre resta impercettibile la crescita nei tessuti (+0,1%). Il peggior dato è rappresentato dal settore alimentare, che perde una quota considerevole di produzione (-6,6%) assecondando in maniera marcata una tendenza già registrata nei trimestri precedenti". 

Positive le previsioni delle aziende, soprattutto in merito agli ordini dall'Italia, mentre poco ci si attende dall'estero: "Questo è un dato che merita riflessione, per una provincia fortemente orientata verso l'export e che, evidentemente, ragiona in maniera pessimistica sullo scenario internazionale". 

E poi a porre una zavorra a quello parrebbe voler essere un colpo d'ala naturale ci sono i problemi generalizzati dell'industria nel suo complesso: aumento del prezzo delle materie prime e difficoltà a reperirle, prezzi di gas ed energia elettrica, ricadute delle sanzioni applicate alla Russia soprattutto su alcuni comparti.