Era il 1886. A Porciano, una frazione di Lamporecchio, la giovane maestra Italia Donati si tolse la vita gettandosi nella gora di un mulino. La sua drammatica vicenda di molestie sul posto di lavoro divenne un caso nazionale che suscitò pietà e orrore nell'opinione pubblica, arrivando ad innescare le prime rivendicazioni sulla condizione occupazionale femminile.
Ebbene: a Pistoia ora la sua storia diviene uno spettacolo teatrale che andrà in scena il prossimo venerdì 5 Dicembre presso la sala Eventitos. L'organizzazione si deve a Gli Angeli del Bello di Pistoia Aps, che torna a collaborare con l’Associazione Culturale il Gabbiano di Pisa dopo il successo dello spettacolo itinerante "Dove va a finire tutto questo amore?" dello scorso Settembre.
La pièce si intitola "Italia Donati, alla ricerca della quiete" e racconta la triste storia di Italia, giovane di umili origine nata a Cintolese, in Toscana: "La sua intelligenza viva e curiosa fu immediatamente notata dai suoi maestri, che convinsero la famiglia a farle proseguire gli studi, nonostante le difficoltà economiche. Ottenne così la patente di maestra e, nel 1883, il primo incarico, nel comune di Porciano", racconta una nota degli organizzatori dell'evento.
Ma la nuova opportunità si trasformò presto in un incubo: "La professione di maestra costituiva nell’Italia di fine Ottocento uno dei pochi percorsi lavorativi accessibili alle donne ma ai tempi della legge Casati l’istruzione elementare veniva gestita dai singoli comuni. Ciò, oltre a creare significative disparità territoriali (molti comuni non disponevano delle risorse necessarie per garantire un funzionamento efficace delle scuole), aveva ripercussioni anche sulla condizione delle maestre. La carriera degli insegnanti dipendeva infatti dalle scelte dei consiglieri comunali e soprattutto dei sindaci".
La giovane Italia giunse a Porciano all’età di vent’anni: "Com’era consuetudine, si sottopose immediatamente al giudizio del sindaco del paese, Raffaello Torrigiani. Il primo cittadino - ricostruisce ancora Angeli del Bello - era noto nel circondario come un dongiovanni, come lo si definiva allora; un molestatore, come lo chiameremmo noi. Le voci messe in giro dallo stesso Torrigiani a scopo di vanto, le attirarono presto i lazzi e le maldicenze dell’intera comunità".
Così la povera Italia si trovò presa tra due fuochi: "Da un lato, le molestie del sindaco, dall’altro, il disprezzo e le aggressioni dei cittadini 'per bene'. La conseguenza, alla fine, fu il suicidio di Italia Donati: nel proprio biglietto di addio, si preoccupava di dimostrare la propria 'innocenza', e si dichiarava convinta che il suo suicidio avrebbe ripristinato l’onore familiare".
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Un uomo e una donna
La storia di Italia ci ricorda che, purtroppo, ancora qualcosa deve cambiare. Per questo gli attori, Daniela Bertini e Massimo Canneti, che è anche autore del testo, e il regista Mike Ricci, hanno deciso di portare in scena questo lavoro teatrale che vede in scena due soli attori, un uomo e donna, che interpretano altri uomini e donne, ciascuno con la propria visione dei fatti, con il suo sentire e la sua urgenza di raccontare.
Tanti che ‘’raccontano le storie secondo come volevano’’, che si susseguono alla ricerca della verità.
"Vi invitiamo ad ascoltarle, queste voci, venerdì sera a Pistoia, presso Eventitos, vicolo Bacchettoni 10, alle 21 con ingresso ad offerta libera. Per prenotazioni (consigliate): tel. 3357538895 (inviare messaggio Wa)", sono le indicazioni degli organizzatori.