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Lotteria degli scontrini bocciata dagli esercenti

Dalla confederazione di categoria la definiscono "un'inutile beffa" e "un falso rimedio", spiegando i perché del loro essere contro il concorso

"Con le imprese, contro la Lotteria degli scontrini": è la posizione di Confesercenti della provincia di Pistoia, affidata a tanto di elaborazione grafica diffusa anche attraverso i social dove il concorso attivato dal governo per incentivare la tracciabilità delle transazioni attraverso l'impiego di bancomat e carte di credito è definito "un'inutile beffa".

La bocciatura è a tutto tondo, e la Lotteria è considerata "un falso rimedio" nella lotta all'evasione fiscale, obiettivo dichiarato dal legislatore per la misura: "Con gli investimenti destinati alla lotteria degli scontrini - scrive Confesercenti Pistoia - si poteva favorire un calo della pressione fiscale. E' di questo che c'è bisogno per sconfiggere l'evasione".

Secondo gli esercenti la Lotteria è uno spreco bifronte: dei soldi pubblici in quanto "trafila aggiuntiva" anche nelle modalità di attivazione "anziché una sinergia tra entrate e servizi interbancari che già dispongono dei dati", ma anche dei soldi privati poiché implica, scrive Confesercenti Pistoia, "tra i 200 e i 400 euro di spese obbligate a carico degli esercenti in piena crisi pandemica per l'adeguamento delle casse", senza "credito d'imposta per recuperarli".

Poi c'è il ruolo che si va ad attribuire all'impresa: "Per ogni vendita effettuata - spiegano gli esercenti - viene chiesto a ogni esercente di fare quello che fino ad oggi era un ruolo specifico di un profilo commerciale ben preciso, quello delle ricevitorie. Una beffa per loro quanto per tutti gli altri esercizi, che preferirebbero impiegare il loro tempo per servire al meglio il cliente con la loro specifica offerta".

Infine ma non per importanza, la questione corrispettivi: "Se proprio c'è chi vuole far fare il banditore agli esercenti, che li indennizzi per farlo. Non ci basta certo la prospettiva di poter partecipare all'assegnazione dei premi, di fatto una chimera", conclude Confesercenti Pistoia.