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Lo scarto agricolo lo porto in stazione

Inaugurata a Masiano una stazione ecologica per lo smaltimento dei rifiuti agricoli gestita da una cooperativa di 76 aziende

"Lo smaltimento dei rifiuti che si producono in azienda è un tema molto sentito dalle imprese agricole. Ringrazio l’Agraria Checchi Silvano che ci ospita in questo ambiente logisticamente impeccabile - spiega Sandro Orlandini, presidente Cia Pistoia - Piazzare i container dell’isola ecologica in un ambiente migliore di così non era possibile perché è pulito e facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto".

L'azienda di Case Nuove di Masiano ha concesso lo spazio dove è stata installata l'isola ecologica in comodato d’uso alla cooperativa. La stazione ecologica servirà da deposito temporaneo di rifiuti. Le aziende associate alla cooperativa potranno conferire i rifiuti agricoli (pericolosi e non) ogni mercoledì mattina dalle 9 alle 12.30 con mezzi propri. I rifiuti, che dovranno essere correttamente stoccati in azienda fino al conferimento alla stazione ecologica, verranno consegnati dagli agricoltori soci debitamente separati per categoria di rifiuto (contenitori vuoti di fitofarmaci, plastiche, tute e guanti contaminati, filtri, ecc.). Sarà poi un’azienda specializzata nel ritiro e trattamento di rifiuti, l’azienda quasi omonima AgriAmbiente Srl (che ha collaborato con Cia al progetto da cui è nata la cooperativa AgriAmbiente Servizi), a provvedere al ritiro tramite la sostituzione dell'intera stazione ecologica, una volta che questa si è riempita.

"Si ha così una sorta di filiera corta degli scarti, perché questa possibilità di conferimento degli agricoltori nella stazione ecologica vale entro un raggio di dieci chilometri - continua Orlandini - Prima far venire un camion per prendere i rifiuti in azienda e smaltirli, oltre a inquinare, era un onere importante per le piccole realtà, perché come minimo si pagava 150/200 euro. Mentre in cooperativa, con una quota estremamente bassa di 30 euro una tantum come quota associativa, e poi 30 euro all’anno e poi un tot al chilo di materiale conferito si resta su cifre estremamente contenute, stando ai quantitativi che fanno mediamente le nostre aziende. Quindi risparmio, minore inquinamento e una filiera di rifiuti o sottoprodotti molto più corta di prima".