Un'esposizione unica nel suo genere. Un pugno nello stomaco inferto attraverso le nuove tecnologie associate all'arte contemporanea.
Si tratta di 92 volti dipinti inseriti su entrambi i lati di un corridoio: ritratti di vittime ma anche di carnefici. I carnefici, cioè i mafiosi, si riconoscono perché con una tecnica a rilievo acquistano volume ed emergono. Accanto, i volti delle vittime in un’unica opera e multimediale: ogni viso, infatti, è abbinato a un video con audio.
La mostra è curata da Claudio Giorgetti e organizzata da Centro Studi Ricerche Espressive e Vivarte, è stata promossa da Regione Toscana e Comune di Pistoia in collaborazione con Fondazione Caponnetto, Libera, Associazione Teatrale Pistoiese e con il contributo di Unicoop Firenze.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile anche dalle scuole e rimarrà aperta fino al 29 febbraio 2016, dal mercoledì alla domenica, dalle 15 alle 18.