Attualità

La rinascita del Ceppo durante la pandemia

Una nuova vita per il “vecchio” ospedale che dopo sette anni continua la sua progressiva rinascita, in tutto ci sono 64 posti letto Covid

Sono trascorsi sette anni da quanto c’è stato il trasferimento nel nuovo ospedale delle attività sanitarie e il presidio del centro storico di Pistoia sta vivendo un seconda vita. In particolare la necessità di utilizzare luoghi di cura che rispondono alla necessità di un passaggio intermedio tra l’Ospedale e il domicilio del paziente.

Il territorio pistoiese si è attrezzato per affrontare la drammaticità della situazione ripartendo proprio dall’ex Ospedale del Ceppo che attualmente ospita le Cure Intermedie: in tutto 64 nuovi posti letto a sostegno delle cure ospedaliere, destinate ad accogliere pazienti COVID positivi e non, clinicamente stabili, ma non ancora pronti a rientrare al proprio domicilio. 

La nuova destinazione ha dato all’Azienda e agli operatori la possibilità di valorizzare gli spazi, di arredare nuovamente gli ambienti, definendo aree e percorsi, al fine di rendere disponibile al territorio pistoiese e non solo un luogo di cura speciale. 

“L’ingresso al Padiglione è in Piazza Giovanni XXIII con il loggiato sovrastato dal famoso Fregio Robbiano, la particolare luminosità dei nuovi setting di degenza con vista di pregio sulla parte storica della città restituisce valore alla città e agli operatori che vi lavorano ”- afferma la dottoressa Monica Chiti, direttore degli infermieri. A rendere ancor più accoglienti gli ambienti ha contribuito la ditta Vannucci Piante che, con il consueto spirito di vicinanza alla sanità cittadina che lo contraddistingue, ha deciso di donare piante ornamentali alle Cure Intermedie del Ceppo.