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La collezione di Rossi Cassigoli torna in città

La mostra verrà allestita alla biblioteca Forteguerriana e sarà inaugurata giovedì 4 maggio

Giovedì 4 maggio alle 17 in sala Gatteschi della biblioteca Forteguerriana sarà inaugurata la mostra La collezione di Filippo Rossi Cassigoli torna a Pistoia: immagini e documenti per la storia della cittàa cura di Claudia Becarelli e Lisa Di Zanni. Interventi di Claudia Becarelli, Lisa Di Zanni e Lucia Gai.

La mostra costituisce il primo di una serie di eventi legati alla collezione di Filippo Rossi Cassigoli conservata presso la biblioteca Nazionale di Firenze, eventi che costituiranno uno degli elementi di spicco del programma di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017.

L’inaugurazione di giovedì 4 maggio prevede una presentazione della mostra da parte delle due curatrici, Claudia Becarelli e Lisa Di Zanni, e un intervento di Lucia Gai, profonda conoscitrice della collezione Rossi Cassigoli.La mostra sarà poi arricchita da successivi incontri di approfondimento.Venerdì 19 maggio alle 17 Cristina Taddei terrà una conferenza dal titolo Il collezionismo archeologico di Filippo Rossi Cassigolie giovedì 25 maggio alle 17 Gianluca Chelucci parlerà di Apparati effimeri e trasformazioni urbane nei documenti della collezione Rossi Cassigoli.

La raccol‎ta Rossi Cassigoli, per la quantità, varietà ed importanza dei pezzi conservati, costituisce un fondo archivistico di quasi imprescindibile consultazione per chi si occupi della storia moderna ed ottocentesca di Pistoia, o di insigni pistoiesi che vissero anche in terre lontane, come Padre Ippolito Desideri.
La formazione della raccolta si deve a Filippo Rossi Cassigoli ‎(1835-1890), commerciante e banchiere pistoiese che, a partire dagli anni Sessanta del XIX secolo, dotato di raffinato gusto antiquario e di inusitato amore per le testimonianze storiche, artistiche e letterarie, dedicò ogni sua energia e ogni sua sostanza - sino a depauperare il patrimonio familiare - a collezionare libri antichi, manoscritti pistoiesi, medaglie, reperti archeologici, opere d´arte. La sua biblioteca, aperta a studiosi anche forestieri, veniva ricordata nell´edizione postuma del 1889 della Guida di Pistoia di Giuseppe Tigri

La fama ed il prestigio della raccolta libraria e di manoscritti aveva valicato le mura di Pistoia, tantoché, nel giugno 1890, a meno di un mese della morte del Rossi Cassigoli, il prefetto della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Desiderio Chilovi, prendeva i primi contatti con la famiglia in vista dell´acquisizione della collezione e l’anno successivo i beni archivistici e librari della raccolta presero la strada di Firenze, con grande rammarico dell’intellighenzia pistoiese, Alberto Chiappelli in testa.


Il senso di questa perdita per la città non è stato avvertito solo dai contemporanei di Rossi Cassigoli, ma anche dalle generazioni successive di storici pistoiesi