Se le ragioni culturali del femminicidio sono state indagate da più parti e con efficacia, quello che invece rimane oltre il segno visibile, è proprio la “violenza diffusa”, quella costellazione di eventi minimi o minimali che tengono una donna sotto scacco fisico, emotivo, economico, affettivo e che spesso sono anticipatori di azioni delittuose o di vite vissute all'insegna del dolore.
Su questa violenza diffusa, è possibile intervenire precocemente? Quali sono i segnali che ci fanno ritenere “una donna a rischio violenza”? Quali tracce, indizi, ‘segni’ possono aiutare esperti del settore a intervenire appena si mostrano segnali indicativi?
A queste e altre domande cercherà di dare risposta il workshop a cura di Eleonora Pinzuti dalle 15 alle 18.30 nella sala Bigongiari della biblioteca San Giorgio.