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Il divario digitale colpisce 80mila nonni

Tra Spid, click day, app e Pin i pensionati non riescono a vedere i loro cedolini. Così i loro rappresentanti sindacali pistoiesi chiedono soluzioni

Sono 80mila i pensionati pistoiesi che - alle prese con Spid, click day, app e Pin - si stanno perdendo la possibilità di accedere ai loro cedolini, vittime di un divario digitale che progressivamente si amplia per loro, ben lungi dall'essere millennials. Così i loro rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil lanciano un appello a tornare indietro sulla via della carta per le persone più anziane.

"Sono passati ormai sei anni da quando l’Inps ha deciso di sopprimere le comunicazioni cartacee con cui inviava ai cittadini le informazioni sui trattamenti pensionistici - ricordano in una nota congiunta i segretari pistoiesi di Spi Cgil Andrea Brachi, di Fnp Cisl Alessandro Vivarelli e di Uil Pensionati Lia Tosi - rendendo le informazioni accessibili solo online dal sito dell’Istituto, dopo rilascio di apposito Pin, penalizzando di fatto milioni di anziani che non hanno accesso alle moderne tecnologie".

Dallo scorso ottobre, l'introduzione dell'accessibilità solo con Spid, carta d'identità elettronica 3.0 e carta nazionale dei servizi ha impresso una ulteriore stretta. Il passo avanti negli standard di sicurezza digitale ne ha fatti fare due indietro ai pensionati, una platea che nella provincia di Pistoia si compone di 80mila persone.

"L’esclusione digitale di una parte consistente della popolazione anziana e pensionata, soprattutto quella di età più avanzata, è un fatto reale e rischia di aggravarsi ulteriormente", sottolineano le organizzazioni sindacali che chiedono a Inps "soluzioni rapide ed efficaci" per "garantire il diritto dei pensionati ad accedere al proprio cedolino di pensione".