A mettere in finanzieri sulla pista giusta sono stati la forma rastremata e la colorazione 'gold' e 'pink' ottenuta con un processo detto 'di metallizzazione' delle bottiglie.
Alla fine ne sono state sequestrate 150mila insieme a 430mila etichette. Sequestro avvenuto in una ditta vinicola di Lamporecchio per produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti e frode in commercio.
Le etichette, in particolare, riproducevano forma, colore e segni distintivi registrati e in uso esclusivo ad altre due case vinicole trevigiane.
Le indagini hanno permesso di scoprire che proprio il particolare design e la colorazione delle bottiglie erano "marchi tridimensionali" registrati da un'azienda trevigiana.
Ricostruiti anche i volumi di vendita della ditta pistoiese che, tra il 2013 ed il 2014 aveva già commercializzato, soprattutto all'estero, quasi 390mila bottiglie contraffatte.