Attualità

Il Comune dice no al centro d'accoglienza

Per i sindaco Tomasi la struttura nella frazione del Nespolo "non è idonea, le finestre sono senza e mancano gli spazi"

Alessandro Tomasi

La struttura non è idonea: con questo motivo il Comune, passato alle ultime amministrative a una guida di centrodestra con sindaco Alessandro Tomasi di Fratelli d'Italia, boccia un progetto di accoglienza di profughi nella frazione del Nespolo, alle porte della città. 

La scelta aveva scatenato forti critiche e reazioni da parte dei residenti, che sabato mattina hanno manifestato davanti alla prefettura. "Oltre a non essere a norma la struttura, ci sono due questioni da considerare - afferma il sindaco -. La prima è che il nostro comune accoglie già 88 migranti in più rispetto agli accordi Anci, quindi tutti gli altri Comuni devono fare la loro parte. Poi, in generale, anche la nostra provincia accoglie più immigrati rispetto ai numeri di accordo e alle altre province. Allora abbiamo predisposto come Comune di Pistoia un documento che sottoporremo agli altri sindaci, da indirizzare a prefetto e Regione, chiedendo che siccome è un''emergenza nazionale tutti facciano la propria parte, perché non possono esserci migliaia di Comuni che non la fanno". 

L'assessore all'urbanistica della nuova giunta comunale, Alessandro Capecchi, sottolinea che "gli uffici hanno ritenuto che non ci fosse coerenza fra la documentazione presentata e i lavori che effettivamente si stavano svolgendo nella struttura. Pertanto hanno fatto una diffida alla prosecuzione e hanno compiuto delle verifiche che ora sono all'attenzione della dirigente competente", "si tratta di un caso esemplare, perché come hanno dimostrato i cittadini quella non è una collocazione idonea per i migranti; ci sono finestre con le grate, non c'è giardino, c'è una situazione di spazi assolutamente non sufficienti per ospitare 24 persone adulte".