Attualità

Guerra aperta agli incidenti domestici

Successo e partecipazione al corso organizzato da vigili del fuoco e 118 per mettere in guardia dalle insidie che si nascondono in casa

Può sembrare il posto più sicuro del mondo e invece è uno di quelli dove avviene la maggior parte degli incidenti. Lo sanno gli operatori del 118 che su 57.727 interventi realizzati dal 7 maggio 2015 al 21 gennaio di quest'anno, ne hanno registrati 44.597 all'interno delle case: si tratta del 77 per cento del totale. 

Da qui l'esigenza di mettere in guardia i cittadini dai principali pericoli che si corrono in casa, dai traumi per scivolamento alle cadute di oggetti dall'alto, fino agli avvelenamenti e alle ustioni. Tutte questioni affrontate con i cittadini che hanno preso parte al corso in tre puntate organizzato dall'Associazione Nazionale dei vigili del fuoco di Pistoia, dal Comando provinciale e dalla Asl: persone di tutte le età, sia uomini che donne, affamate di consigli e suggerimenti per mettere in sicurezza le proprie abitazioni. 

Il prossimo corso partirà l'11 febbraio e le iscrizioni sono già aperte alla segreteria di Casa sicura (0573 31412 o casasicuravvf@gmail.com). Proprio nella sede di Casa sicura, in Corso Gramsci, esiste un mini appartamento allestito per mettere alla prova i visitatori e stimolarli alla ricerca delle insidie nascoste. Si tratta del primo percorso del genere in Italia e dal 2012, quando è stato aperto, ha già visto passare "3.500 persone, soprattutto giovani delle scuole", spiega il presidente dell'Associazione vigili del fuoco Luciano Burchietti. 

Soddisfatti della riuscita del progetto e della sua utilità anche il direttore del dipartimento di emergenza e urgenza Piero Paolini e la responsabile dello staff della direzione aziendale Chiara Gherardeschi, che hanno stilato il bilancio dell'iniziativa insieme all'infermiera della centrale operativa del 118 Michela Aiardi e alla coordinatrice infermieristica Lara Selmi.

Un lavoro di squadra tra 118 e vigili del fuoco su cui è soffermato il comandante provinciale Geremia Coppola: "Spesso ci manca la possibilità di raggiungere direttamente i cittadini, ma grazie ai colleghi in servizio e a quelli di quiescenza che mettono a disposizione il loro tempo libero questo diventa possibile ed è una grande risorsa".