Attualità

Giù i consumi, la ripresa si allontana

Confcommercio: "Povertà e spese obbligate schiacciano i consumi. Serve alleggerire la tassazione locale su immobili, utenze e servizi per una ripresa"

Consumi ancora al palo, colpiti duramente dalle spese obbligate e dalla povertà.

A dirlo sono i dati registrati dall’Ufficio Studi di Confcommercio secondo i quali, le cause dell’attuale situazione non vanno ricercate soltanto nell’odierna congiuntura ma hanno radici ben più profonde.

Negli ultimi vent’anni, infatti, è cambiata drasticamente la struttura della spesa, modificata in gran parte dal peso delle spese obbligate (+5,6 per cento) e dell’alimentazione fuori casa (+2 per cento), a discapito dei settori alimentare, mobili, vestiario e trasposti che hanno perso complessivamente il 6,6 per cento. Soprattutto, ad incidere è stata una forte terziarizzazione dei consumi che ha portato ad una conseguente crescita dei servizi (52,6 per cento) sui beni (47,4 per cento).

Dal 1995 al 2016 le spese obbligate sono cresciute del 4,2 per cento (contro una perdita dei beni dell’8 per cento e una crescita dei servizi pari a 3,9 per cento), mangiandosi il 40% dei consumi delle famiglie: i beni commercializzati sono infatti cresciuti del 40 per cento contro l’80 per cento delle spese obbligate, con punte vicine al 100 per cento per le spese riguardanti l’abitazione.

In questo contesto preoccupa l’evoluzione della povertà che, nonostante la debole ripresa dei consumi registrata nel 2015, non è diminuita anzi, è arrivata a registrare ben 4,6 milioni di assolutamente poveri.

“È l'ennesima conferma che la nostra economia sconta il peso crescente di molti difetti strutturali (burocrazia, legalità, logistica) e di una eccessiva pressione fiscale che continua a frenare i consumi e gli investimenti – afferma Stefano Morandi, presidente di Confcommercio Pistoia e Prato – A gravare nelle tasche delle famiglie e delle aziende, oltre alla tassazione generale, è anche la tassazione locale con le imposte sugli immobili, le utenze e i servizi".

Per questo motivo Confcommercio Pistoia-Prato chiede agli Enti locali una riduzione della tassazione locale per il 2017, puntando ad un reale efficientamento delle risorse e a un concreto risparmio nella gestione dei servizi.