Attualità

Giardino d'arte

L'area verde di Palazzo Fabroni verrà riqualificata con un intervento che si lega alla collezione permanente e agli spazi d'arte della città

Un museo nel museo. Questa l'idea con la quale l'amministrazione comunale, dopo aver indetto un bando, ha scelto il progetto vincitore per la riqualificazione dell'area verde su via Santa, immediatamente antistante l'ingresso principale di Palazzo Fabroni.

Ai progetti del concorso era richiesto di configurare lo spazio esterno come un giardino d’autore contemporaneo, porta di accesso e luogo di cerniera fra il Palazzo Fabroni, il centro urbano e il sistema di aree a verde della zona settentrionale della città storica, dal Carbonile al giardino volante fino all’area del Ceppo, in gran parte già disseminate di arte contemporanea. 

A vincere è stata la proposta elaborata da un gruppo di giovani professionisti pistoiesi composto dagli architetti Alessio Gai e Michele Fiesoli insieme all’ingegnere Maria Chiara Mannelli. Rispondendo in pieno a tutti gli obiettivi specifici richiesti, il progetto configura lo spazio esterno di Palazzo Fabroni come un intervento artistico esso stesso, in quanto nato dalla collaborazione tra i progettisti e l’artista Federico Gori, che ha già esposto le proprie opere nel museo. Al progetto hanno collaborato anche gli ingegneri Riccardo Caramelli e Lorenzo Barbieri.

Dopo la firma dell’accordo di programma con la Regione per la qualificazione di Palazzo Fabroni, prevista per la metà di giugno, che prevede interventi per circa 1,3 milioni di euro, di cui 900mila finanziati con risorse regionali ed europee, 240mila dalla Fondazione Caripit e i rimanenti dal Comune di Pistoia, l’amministrazione bandirà la gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione del giardino.