Cronaca

Misure cautelari ma col reddito di cittadinanza

Vagliando oltre 3.300 posizioni la Finanza è arrivata a denunciare 50 persone per aver perpito senza titolo sussidi per oltre 406mila euro

La caserma della guardia di finanza di Pistoia

Erano sottoposti a misure cautelari per reati anche gravissimi come lo sfruttamento della prostituzione minorile e tratta e commercio di schiavi ma percepivano regolarmente il reddito di cittadinanza. Li ha scoperti la guardia di finanza di Pistoia che ha denunciato in tutto 50 persone per indebita percezione del sussidio per un importo complessivo di 406.553,82 euro.

L’indagine, diretta dalla procura pistoiese e condotta dalle Fiamme Gialle, ha portato a passare al vaglio oltre 3.300 posizioni. I 50 denunciati hanno omesso di dichiarare il fatto di essere destinatari di misure cautelari, loro o un familiare.

L’attività di verifica ha fatto emergere le posizioni ove c'era sovrapposizione temporale tra misura cautelare e percezione del reddito di cittadinanza. Tra le situazioni più peculiari rilevate quella della persona sottoposta a misura per sfruttamenteo della prostituzione minorile e tratta e commercio di schiavi, ma anche quella di un nucleo familiare che, sfruttando alcune criticità nelle procedure anagrafiche dei comuni di nascita e residenza, è riuscito ad ottenere due volte il reddito di cittadinanza per gli stessi individui.

E ancora, una delle persone denunciate avrebbe prodotto falsa dichiarazione e così continuava a percepire il beneficio anche mentre era sottoposto a misure cautelari. In un gruppo di soggetti destinatari della medesima ordinanza di custodia cautelare in materia di traffico di stupefacenti, molti percepivano il reddito.

Ancora, due nuclei familiari, per un totale di 7 persone, hanno percepito nell’arco di tempo preso in considerazione quasi 30.000 euro ciascuno.