Attualità

Falce e martello a scuola e scoppia la bufera

A sollevare il polverone è stato un disegno con il simbolo, affisso nell'atrio dell'istituto comprensivo Fermi di Casalguidi

E' lì dallo scorso anno scolastico ma solo adesso ha infiammato gli animi il disegno che ritrae falce e martello, affisso nell'atrio dell'Istituto comprensivo Fermi di Casalguidi. 

A segnalarne la presenza, con un post su facebook, il capogruppo di 'Pistoia Futura' in consiglio comunale Alessio Bartolomei. "Ecco l'interno di una scuola di Serravalle Pistoiese. Niente presepi o alberi di natale, ma falci e martello, sì. Ma non si vergogna proprio nessuno?" scrive Bartolomei sul social network.

La dirigente scolastica Lucia Maffei invita a evitare strumentalizzazioni e spiega che si tratta di un lavoro realizzato nell'ambito del progetto "Essere cittadini oggi" nello scorso anno scolastico. "Nelle classi seconde è stato fatto un lavoro sugli articoli della Costituzione - spiega Lucia Maffei - sono state coinvolte tutte le discipline e a fine anno scolastico in aula magna sono stati presentati i risultati. Quello che è rimasto sono i disegni, che sono stati affissi, un po' qui a Casalguidi e un po' a Masotti". 

Intanto le polemiche non si placano e anche la consigliera comunale di Serravalle Pistoiese Elena Bardelli interviene con una nota. "Il disegno incriminato illustrerebbe l'art. 1, che recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". A parte che dubito fortissimamente che un ragazzo di 12-13 anni abbia pensato di sua iniziativa a tale insegna per rappresentare il lavoro, in tal caso comunque il docente o i docenti responsabili del progetto avrebbero dovuto far notare l'inopportunità della scelta per il fatto che tale simbolo nega nella maniera più assoluta i principi democratici e le libertà sanciti dalla nostra Costituzione. Nel rispetto della libertà di pensiero e della vera libertà di insegnamento chiediamo quindi che il cartellone venga immediatamente rimosso e le classi adeguatamente edotte sulla storia del Novecento!".