Attualità

Energia buona insieme, il sì della politica

Unanimità in consiglio comunale sulla mozione d'iniziativa del M5s che apre alla creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo

Sull'energia buona da generare per poi fruirne insieme arriva il sì della politica con l'unanimità in consiglio comunale sulla mozione d'iniziativa del M5s che apre alla creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo. L'atto è stato presentato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Nicola Maglione e prevede la possibilità di condivisione dell'energia elettrica tra più soggetti (privati, associazioni e Comune) prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, con un beneficio sui costi della bolletta per l'energia elettrica.

Nelle premesse della mozione è scritto che "i cambiamenti climatici e il degrado ambientale rappresentano una minaccia enorme per l'Europa e per il mondo. Una direttiva europea sulla promozione delle fonti rinnovabili (UE 2018/2001), riconosce e promuove le configurazioni di autoconsumo collettivo e di comunità energetiche. Ai membri che aderiscono alle configurazioni viene riconosciuto un beneficio diretto in termini di riduzione dei costi in bolletta di alcune tariffe derivanti dal minor utilizzo del sistema elettrico che è stato quantificato, a una diminuzione del costo attribuito al consumo dell'energia essendo questa autoprodotta e autoconsumata".

La mozione inoltre riporta che "gli Enti pubblici e quelli territoriali possono essere promotori sui propri territori di competenza di politiche sociali attive che coinvolgono i cittadini nella promozione e partecipazione nelle diverse forme di configurazioni contribuendo efficacemente ad affrontare e ridurre la povertà energetica tra i cittadini in particolare verso gli anziani, sostenendo la creazione dì configurazioni tra cittadini o tra enti e cittadini in cui gli impianti potrebbero essere realizzati dall'Ente anche su aree o coperture di edifici pubblici e l'energia prodotta condivisa. Ad esempio, si potrebbe realizzare una comunità energetica con un impianto installato sul tetto di una scuola utilizzando l'energia prodotta per la stessa e cedendo l'eccedenza ai cittadini membri della comunità".

In conseguenza, l'atto impegna il sindaco e la giunta a "promuovere nel territorio comunale di competenza, anche attraverso forme di partenariato pubblico/privato, la creazione di comunità energetiche e di autoconsumo collettivo, con il coinvolgimento dei cittadini residenti e l'impiego di aree o edifici di proprietà comunale". Si chiede, infine, di assicurare anche attraverso la creazione dì apposito sportello o centro informazioni, la messa a disposizione dei cittadini delle informazioni necessarie a promuovere la creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo.

La mozione è stata presentata dal capogruppo del Movimento 5 stelle Nicola Maglione.

«Viste le caratteristiche del nostro territorio – ha spiegato Maglione - queste comunità energetiche possono essere quelle del fotovoltaico. I soggetti che vi partecipano, potranno beneficiare di incentivi economici importanti e, oltre alla riduzione del costo in bolletta, l'energia eccedente si può mettere sul mercato con una valutazione tre volte superiore rispetto al costo originario. Questi interventi potranno usufruire, inoltre, delle agevolazioni previste dai bonus fiscali. I benefici ambientali – ha proseguito Maglione - sono enormi. Secondo alcuni studi una famiglia media consuma 2700 kilowatt, con un impianto fotovoltaico eviterebbe emissioni di anidride carbonica corrispondenti alla capacità di assorbimento di ben 95 alberi. Il Comune può essere parte attiva in questo processo e agevolare la costituzione di comunità energetiche, ma anche farvi parte. Ad esempio rendendo un edificio scolastico indipendente da un punto di vista energetico attraverso un impianto fotovoltaico installato sul tetto. Per intercettare i fondi messi a disposizione dal Recovery Plan, l'Amministrazione deve farsi trovare pronta con progetti adeguati o Pistoia perderà enormi opportunità».

Nel dibattito è intervenuto l'assessore all'ambiente Gianna Risaliti.

«Sono favorevole alla mozione – ha detto Risaliti - sebbene non sia così semplice come possa sembrare la creazione di comunità energetiche e comunità di autoconsumo collettivo. Indubbiamente devono essere favorite all'interno del territorio comunale non solo per interventi agevolativi come il Superbonus (questa si inserisce anche all'interno di queste agevolazioni), ma soprattutto in termini di benefici ambientali. Dovranno essere trovati modi e sistemi per realizzare al meglio quanto chiede la mozione. Ritengo che prima possibile debba essere dato inizio a azioni informative di conoscenza per tutti. Chi vorrà far parte di questi nuovi soggetti sappia di cosa si tratta e quali possano essere gli effetti benefici. La giunta si assume l'impegno di dare inizio a questo percorso».