Attualità

Duecento giovani al sindaco: "Stravolto il Blues"

Più di duecento giovani hanno scritto al sindaco Bertinelli criticando la formula attuale del festival Blues: "Siete passati da un estremo all'altro"

Ai giovani questo Blues non piace. Almeno ai duecentotrentuno che hanno scritto una lettera al sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli.

Il gruppo di ragazzi ha chiesto più coinvolgimento e partecipazione per la prossima edizione del festival, ma soprattutto, non ha risparmiato forti critiche all'attuale amministrazione per l'organizzazione della manifestazione.

"Bene la tutela della sicurezza e del decoro urbano, ma serve ridare la dignità che merita al Festival Blues, perché in questi anni è andata persa - scrivono - Si è passati da un estremo all'altro: dall’assenza di regolamentazione si è passati all’ipocrisia delle ordinanze a tolleranza zero sull’alcool, da mercatini di ogni genere, molti dei quali abusivi e fuori contesto e controllo, si è passati alla scelta miope di spostarli prima e abolirli poi".

Il gruppo di ragazzi si è soffermato anche ad analizzare le scelte organizzative apportate dall'amministrazione Bertinelli al festival Blues: "Non più una serie di eventi concentrati in un fine settimana lungo, ma più concerti spalmati nell’arco di un paio di settimane. Non più la città protagonista, ma una sola piazza, il Duomo, con il contorno svuotato di tutto ciò che rendeva unico il Blues. In buona sostanza dunque, un festival che altro non è che un cartellone di concerti, molti dei quali di indubbia qualità, ma separati dal contesto della città. Ci chiediamo quanto questa scelta sia in linea con il sentire comune, con la natura del Festival, consapevoli come siamo che il dovere di un buon amministratore è anche quello di prendere scelte impopolari, se fatte però per quello che si ritiene essere il bene della città. La domanda è: il Festival così come lo conosciamo oggi è un bene per Pistoia? Noi crediamo di no e pensiamo che sia l’ora di intervenire".