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Dad anche per i figli dei lavoratori chiave

Erano state 120 le famiglie dei cosiddetti key workers ad avanzare richiesta di mandare i figli a scuola, ma il ministero ha rivisto la possibilità

In zona rossa, i figli dei cosiddetti key workers, i lavoratori chiave, non potranno svolgere didattica in presenza: a precisarlo è una nota inviata alle 19 di ieri, domenica 7 marzo, dal ministero dell’Istruzione alle scuole in revisione di quanto indicato nella circolare ministeriale dello scorso 4 marzo in virtù della quale il Comune di Pistoia aveva dato la possibilità alle famiglie di richiedere entro ieri sera la frequenza in presenza della scuola dell’infanzia. Erano state 120 le famiglie pistoiesi che avevano domandato, su quella base, di poter mandare i figli a scuola.

A loro, questa mattina, il servizio Istruzione ha inviato una lettera di chiarimento, in cui si precisano le recenti disposizioni ministeriali, ossia che in zona rossa si applica esclusivamente l’articolo 43 del Dpcm dello scorso 2 marzo, escludendo di fatto la possibilità della didattica in presenza per i figli dei key workers.

Resta invece confermata la possibilità di svolgere attività in presenza per i ragazzi con bisogni educativi speciali e con disabilità, limitatamente all’uso dei laboratori o per realizzare l’effettiva inclusione scolastica degli alunni. In definitiva, le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Potranno svolgere attività in presenza gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on-line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.