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Cori contro i migranti nel giorno di Boldrini

Casapound ha chiesto al Comune di uscire dal programma Sprar di accoglienza. Protesta contro l'ex presidente della Camera in visita da don Biancalani

Foto Facebook Casapound Pistoia

Lo avevano annunciato e lo hanno fatto. Qualche decina di militanti di Casapound stamattina è scesa in piazza San Francesco, alle porte del centro storico di Pistoia, per protestare contro la visita della ex presidente della Camera Laura Boldrini nella parrocchia di Vicofaro di don Massimo Biancalani, salito agli onori delle cronache anche nazionali per la sua attività di accoglienza dei migranti. 

Casapound ha allestito un gazebo, striscioni e bandiere mentre i militanti hanno scandito slogan contro chi arriva in Italia chiedendo al Comune di uscire dal programma di accoglienza Sprar. "Siamo qui - ha detto Lorenzo Berti, portavoce di Casapound Pistoia - per ribadire forte e chiaro le nostre proposte in temadi immigrazione, ovvero la chiusura di tutti i centri diaccoglienza del nostro territorio e l'uscita del Comune dal progetto Sprar di accoglienza, per destinare tutte quellerisorse ad oggi investite sull''immigrazione a favore, invece,degli italiani in difficoltà". 

"La cronaca di questi giorni - ha aggiunto - è sotto gli occhi di tutti, ci sono continuamenteepisodi di spaccio da parte di ospiti di centri di accoglienza,non solo quello gestito da don Biancalani, ma anche altri, oltrea risse e vari episodi di degrado e turbativa, che esemplificanobene come l''immigrazione sia un grave problema a livellonazionale e anche per la città di Pistoia". 

In protesta sul viale Adua con bandiere e striscioni anche Forza Nuova che già ieri aveva annunciato un presidio di protesta proprio davanti alla parrocchia. Stamattina, su Facebook, don Biancalani ha confermato l'arrivo di Laura Boldrini.

Boldrini dal canto suo, ha detto: "Sono qui per dare sostegno esolidarietà a don Massimo Biancalani, un parroco che stacercando di risolvere un problema complicato e che dà unarisposta vera al problema migratorio e che è stato oggetto come me di aggressioni, campagne denigratorie e diffamatorie".