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Condotta anti-sindacale: condannato direttore Asl

Il Tribunale del lavoro ha dichiarato antisindacale la condotta tenuta dal dottor Morello. E' la seconda condanna in tre mesi da due tribunali diversi

Il Tribunale del lavoro di Pistoia ha dichiarato antisindacale la condotta tenuta dal dottor Paolo Marchese Morello, attualmente direttore generale dell'Asl Toscana Centro (ma all'epoca dei fatti commissario dell'ente, ndr) in occasione dello sciopero generale effettuato dai medici il 16 Dicembre 2015.

Morello era già stato condannato, per un'analoga condotta, tre mesi fa dalla sezione lavoro del Tribunale di Firenze quando era alle dipendenze dell'ex Asl11 di Empoli.

Secondo il tribunale del lavoro di Pistoia, Morello ha violato l'obbligo di comunicazione alle organizzazioni sindacali dei nominativi dei medici tenuti a prestare servizio e perciò esonerati dallo sciopero, a garanzia dell'erogazione delle prestazioni necessarie secondo le modalità previste dalle vigenti norme.

La sentenza, ravvisando anche il rischio di reiterazione di tale condotta, ha accolto il ricorso presentato congiuntamente dalla sezione regionale toscana dell'Aaroi, sindacato maggiormente rappresentativo degli anestesisti e rianimatori ospedalieri, della funzione pubblica Cgil di Pistoia e della Fesmed (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) nei confronti dell'ex Asl3 rappresentata dall'avvocato Mauro Montini. 

“Siamo molto soddisfatti per la sentenza che riconosce la violazione di un diritto fondamentale, spesso non rispettato e calpestato facendo ricorso ad interpretazioni distorte ed artificiose delle norme vigenti - afferma Fabio Cricelli, anestesista e presidente Aroi Toscana - In questa ed in altre occasioni abbiamo dovuto prendere atto della cattiva interpretazione del ruolo rivestito da alcuni direttori generali in senso opposto agli obiettivi di tutela di un patrimonio collettivo così rilevante come quello che è costituito dalle strutture pubbliche in ambito sanitario”.