La separazione consensuale due anni fa, poi a Settembre dell'anno scorso una lite furiosa con l'intervento dei Carabinieri.
E' cominciato allora l'incubo quotidiano di una donna di 40 anni, disoccupata, che si è trasferita a Pistoia da alcuni parenti.
"Ricevo decine di messaggi al giorno, anche sessanta: insulti, minacce a me e ai miei genitori, richieste di tornare insieme".
Dopo aver avuto conferma dai vicini che l'ex marito è stato visto perlomeno due volte nelle vicinanze della sua nuova casa, la donna ha sporto denuncia: "Le ho presentate alla questura di Prato, perché lui risiede lì. Ma è tutto fermo, la procura non emette provvedimenti perché dicono che non sono competenti, in quanto io ora risiedo a Pistoia".
Il suo legale ha inoltrato denuncia per stalking nei confronti dell’ex compagno e richiesta di provvedimenti restrittivi (che includerebbero sia il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dalla donna che i contatti via telefono) sia a Prato che a Pistoia.
"Vivo nella paura, per me e i miei familiari. Non solo per tutto quello che accade ogni giorno alle donne, ma per questo rimpallo tra città di residenza. Subisco continue vessazioni psicologiche da parte del mio ex, non voglio essere costretta a conviverci o che i miei parenti si sentano a loro volta minacciati".